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La tisana miracolosa che alimenta il cancro

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La tisana miracolosa che alimenta il cancro

FIRENZE – Digitando Essiac, Internet squaderna oltre mezzo milione di pagine. Un nome fortunato, dunque, che lascia pensare a una multinazionale francese, mentre si tratta semplicemente di un cocktail di erbe di origine indiana commercializzato come toccasana contro il cancro al seno. Peccato che il successo che anche in Italia l’Essiac sta incassando sia inversamente proporzionale alla sua reale efficacia: nulla nei casi migliori, pessima altrimenti.
Lo certifica una ricerca condotta alla Asl 11 di Empoli (Firenze) dal Centro Clinico di Medicina Naturale diretto dal dottor Fabio Firenzuoli e dal Dipartimento di Oncologia Medica diretto dal dottor Giammaria Fiorentini. I due specialisti stanno collaborando per verificare scientificamente le virtù reali o supposte del miscuglio.
I primi risultati sono insieme allarmanti e disarmante e smentiscono i messaggi promozionali che sul Web e altrove esaltano la bontà del preparato: “La verità ”, affermano i due ricercatori, “è che l’Essiac non offre alcuna prova di utilità o di attività antitumorale. Né serve a migliorare la qualità della vita dei pazienti. Al contrario, la ricerca scientifica ha verificato che aumenta la crescita delle cellule tumorali e può danneggiare di più proprio le donne già malate”.
Come è nata, dunque, la leggenda dell’Essiac? L’uomo bianco ne apprese l’uso negli anni Venti dalla tribù di indiani canadesi Ojibway. Fu in realtà un’infermiera a impadronirsi per prima della ricetta. Si chiamava Renè Caisse e battezzò la miscela scrivendo a rovescio il proprio nome. Semplice la ricetta: Acetosella, radice di Barbana, corteccia interna di Olmo, Rabarbaro indiano. Una serie di guarigioni mai veramente accertate o scientificamente analizzate ha poi compiuto il miracolo della fama.
Negli ultimi anni il consumo sotto forma di tisana è cresciuto considerevolmente. Oltre che su Internet l’Essiac si acquista tranquillamente sul mercato anche da noi. Sono però cresciute anche le polemiche. In Canada l’Essiac è stato a lungo al centro di diatribe simili a quelle accesesi anni fa in Italia intorno all’oncologo Di Bella. C’è, in effetti, che la scienza non ha mai fornito alcun riscontro clinico di efficacia del prodotto. Semmai ha dimostrato il contrario. La ricerca di Empoli afferma e conferma adesso che l’Essiac può perfino favorire la proliferazione di cellule maligne.
“Quindi attenzione”, commenta Firenzuoli, “Dietro ai rimedi cosi detti naturali può esserci molta speculazione che fa profitto della credulità generale e della speranza dei malati. Il crescente consumo di questa tisana fa peraltro riferimento solo ai messaggi pubblicitari trovati su Internet o sulle varie pubblicazioni divulgative. Ed è un fenomeno che si sta diffondendo anche in Italia. Purtroppo le verità vere sono altre”.