Home Attualità Tecnologia Le imprese audiovisive nel Lazio: un tesoro sommerso

Le imprese audiovisive nel Lazio: un tesoro sommerso

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ROMA – Il numero delle imprese audiovisive nel Lazio, tra il 2001 e il 2006, è aumentato del 32,5%, e delle oltre 9mila imprese che compongono l'universo delle strutture attive del settore circa 1.300 hanno sede nel Lazio, e rappresentano quindi una quota pari al 14,8%. Del resto anche sul piano nazionale il settore è cresciuto del 30,5%.

Gli occupati in queste imprese laziali coprono il 37,8% del totale delle risorse umane impegnate nel settore in Italia; e questo valore supera il 45% nel caso delle attività di produzione e distribuzione cinematografica.

I saldi positivi relativi al numero delle imprese e degli occupati e il progressivo aumento del peso del territorio laziale confermano dunque il valore strategico che il settore oggi continua a giocare nell'economia regionale.

I sei anni che separano le due ricerche svolte dal Censis sul settore hanno inciso profondamente sulla struttura organizzativa delle imprese, attraverso la diffusione di soluzioni tecnologiche nuove, ma hanno anche cambiato gli stessi protagonisti del settore, e cioè gli imprenditori e gli addetti, sia per ciò che riguarda il loro profilo sociale che quello professionale.

Si delinea oggi un panorama di aziende in cui prevalgono le imprese giovani (il 27,4% del campione analizzato è stata avviata dopo il 1999), e la quota di imprese individuali, rispetto al 6,7% nel 1999, ha raggiunto il 20% nel 2006.

La domanda di formazione nel settore appare invece piuttosto debole. La maggioranza degli occupati non ha frequentato corsi di formazione specifica: l'83,2% degli imprenditori dichiara di non aver mai seguito corsi specialisti; una percentuale che sale all'83,7% tra gli addetti e raggiunge il 97,3% tra coloro che si occupano degli aspetti organizzativi e amministrativi.

Il 76,5% degli imprenditori non ritiene, infatti, necessaria una riqualificazione del proprio personale o un aggiornamento professionale, mostrando un certo grado di disincanto rispetto all'efficacia della formazione, ribadendo piuttosto l'importanza dell'"imparare facendo". Mentre invece la formazione delle risorse umane potrebbe avere un ruolo strategico per il consolidamento e l'ulteriore crescita del settore; ed è evidente che la formazione delle professionalità necessarie alle imprese dipende dalla qualità dell'offerta formativa.

Il legame fra audiovisivo e territorio mette in evidenza come la competizione, anche a livello internazionale, oggi passi necessariamente attraverso una solida collaborazione fra i vari soggetti che contribuiscono alla creazione di un prodotto/servizio. Tutto ciò richiama la necessità di una regia, che per un territorio come il Lazio, non può che essere identificata nella Regione, anche in relazione all'esigenza di equilibrare le diverse province e in presenza del territorio romano come principale fattore di traino.

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