AREZZO – “Trovo inopportuna l’inaugurazione di un monumento celebrativo dei caduti di Nassiriya in quanto, seppur nel pieno rispetto delle vittime, è evidente che l’Italia è andata in Iraq quale partecipe di un’alleanza militare e si è trovata lì in missione di guerra e non certo di pace. Di questo carattere ne ha preso atto, tra l’altro, anche il Governo italiano procedendo al ritiro dal paese mediorientale delle nostre truppe, evidentemente impegnate in maniera non conforme all’articolo 11 della nostra Costituzione. Ritiro che, detto per inciso, dovrebbe interessare tutti i nostri soldati qualunque sia il teatro bellico nel quale si trovino attualmente.
Ritengo sarebbe più opportuno, proprio per salvare la dignità e la vita dei militari italiani, innalzare non un monumento del genere ma un monumento che commemori la pace e cooperazione tra i popoli.
Trovo infine assurda la clausola che prevede per il Comune l’impossibilità di spostarlo dal sito prescelto senza che la decisione non sia avallata dai promotori dell’iniziativa. Anche per questa ulteriore considerazione, mi sembra ci siano motivi sufficienti per esprimere dubbi e contrarietà”.