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Metalmeccanici: una produzione in crescita

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Metalmeccanici: una produzione in crescita

AREZZO – La produzione metalmeccanica del 2006 ha fatto registrare segnali di ripresa dopo le difficoltà degli anni scorsi. A confermarlo sono i dati Istat che segnalano una crescita del 4,6% rispetto al 2005. E nell’ambito dell’industria metalmeccanica, nel comparto della metallurgia la produzione è cresciuta nel 2006 mediamente del 6,2% rispetto all’anno precedente con andamenti tendenziali in corso di miglioramento. Aumentano dell’8,5% i volumi delle imprese siderurgiche, del 4,6% quelli delle attività di fusione, dell’1,7% la produzione di metalli non ferrosi. Per quanto riguarda poi la produzione di prodotti in metallo, è da segnalare una crescita del 2,7%.
E se si registra uno stallo della produzione di utensileria, contenitori e imballaggi, in senso contrario vanno le imprese produttrici di generatori di vapore, cisterne, caldaie, radiatori. Cresce anche la produzione di macchine e apparecchi meccanici del 3,7%. Risulta invece diminuita quella di armi, elettrodomestici, macchine per l’agricoltura, in moderata crescita l’attività di fabbricazione di macchine per l’industria metallurgica, tessile, chimica, alimentare.
E sempre tenendo d’occhio i dati relativi al 2006, l’interscambio dei prodotti metalmeccanici ha registrato un sensibile miglioramento. Nel periodo gennaio-novembre le importazioni sono aumentate del 12,3% rispetto al 2005, dell’11,9% le esportazioni. Elevati gli scambi con i paesi esterni all’Unione Europea e in crescita dell’8,7% le importazioni comunitarie, le esportazioni si sono invece incrementate del 9,7% sempre verso i paesi UE. Il saldo della bilancia commerciale dei prodotti metalmeccanici relativo al 2006 ha messo in evidenza un attivo pari a 16,7 miliardi di euro, il settore ha così compensato gli effetti negativi dei costi energetici e dei prezzi delle materie prime. Nell’ambito del settore poi, le esportazioni di metallo e prodotti in metallo sono cresciute del 22,9% e le importazioni si sono incrementate del 33,5%. Per quanto riguarda l’interscambio di macchine e apparecchi meccanici, in evidenza un incremento del 10,6% dell’export e dell’8,1% dell’import.
In linea con la tendenza nazionale la situazione aretina, anche se vanno fatte alcune precisazioni, come conferma il Presidente dell’Associazione Metalmeccanica e Subfornitura di Confartigianato Imprese Arezzo Fabrizio Valdambrini: ‘Ad Arezzo la situazione dei metalmeccanici è sui generis perché all’interno di questa categoria rientrano anche gli orafi. Questi ultimi vivono però una fase di recesso, perciò per parlare di momento positivo della metalmeccanica non si devono considerare i segnali in arrivo dal settore dei metalli preziosi – spiega Valdambrini – Parlando invece di metalmeccanici in generale la sensazione è decisamente positiva almeno da due anni a questa parte’.
‘Il riscontro positivo viene fornito direttamente dai nostri clienti – continua Valdambrini – grazie a buone e più frequenti ordinazioni rispetto agli anni scorsi. Nella nostra provincia inoltre la maggior parte delle aziende non produce prodotti finiti ma realizza materiale in conto terzi, lavorando cioè con aziende esterne alla regione è possibile avere un’ulteriore conferma del momento positivo e della crescita dell’intero settore’.