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Mostra fotografica: i punti di vista di Montemignaio

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AREZZO – Una vera e propria ricerca fotografica su Montemignaio, è così che pensano alla mostra fotografica che si inaugura il prossimo 25 aprile i Fotografi di Confartigianato Imprese Arezzo. La motivazione? Il borgo raccoglie caratteristiche tali da offrire all’obbiettivo aspetti sia della vita quotidiana che paesaggistica. ‘L’idea di questo lavoro fotografico nasce con un doppio scopo, promuovere la conoscenza dell’Associazione Fotografi professionisti aderenti a Confartigianato – dice Bruno Tavanti Presidente dell’Associazione Fotografi di Confartigianato Imprese Arezzo – e documentare uno spaccato della nostra provincia’.
Protagonista indiscusso della mostra, che si inaugura il 25 aprile alle 16 e che si prolunga fino a metà giugno presso il Centro Aggregazione Sociale del Comune, è il paese di Montemignaio. ‘Per documentare questo paese non ci siamo limitati a ridurre tutto ad una rappresentazione distaccata, dietro infatti c’è una ricerca di scorci, di angoli, di dettagli – continua Bruno Tavanti – Passiamo veloci e distratti, ma in questo caso l’occhio si è soffermato offrendoci visioni che danno un bene interiore cogliendo l’essenza di ciò che si vuole testimoniare’.
Alessandro Ferrini, Alberto Fornasari, Gaetano Poccetti e Bruno Tavanti con la loro ricerca su questo delizioso paese, intendono lasciare traccia della loro professione dando anche un contributo con le loro immagini a chi ancora non conosce Montemignaio, un gioiello in provincia di Arezzo. Il territorio di Montemignaio si estende infatti per 26.06 kmq sulle boscose pendici nord-orientali del Pratomagno, in Casentino, fra il monte Secchieta ed il valico della Consuma, nella Provincia di Arezzo al confine con quella di Firenze. Definito villaggio svizzero da turisti di passaggio e da tanti altri che vi hanno soggiornato, Montemignaio è un villaggio toscano. A chi arriva dal basso Casentino, Montemignaio offre, con orgoglio, la magnifica visione della torre del castello e il degradare dei campi a terrazze dove un tempo maturava un’uva aspro-dolce che ben si sposava con la polenta di farina di castagne. Quelli che arrivano dalla Consuma scoprono proprio all’ultima curva il Palagio e ancora la torre campanaria.
Tutto questo è immortalato dagli obbiettivi dei Fotografi di Confartigianato. Paesaggi unici e scorci che così diventano d’autore. A coloro che scendono dal monte Secchieta o provengono da Vallombrosa si apre infatti un ampio spazio che si allarga su grappoli di case prossime alle selve di castagni, macchiate dal verde più intenso delle abetaie.