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Pasticcerie artigiane, prezzi sotto controllo

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AREZZO – Il Natale 2007 non ha fatto registrare un’impennata dei costi nelle pasticcerie della provincia. Il Presidente del Gruppo Pasticceri e Cioccolatieri di Confartigianato Imprese Arezzo Fabio Bardelli: ‘In un anno aumenti solo del 2,2% nonostante i rincari delle materie prime’
Il panettone non ha mandato in bolletta i consumatori della provincia, i prezzi dei dolci natalizi artigiani sono rimasti infatti sotto controllo. Nell’ultimo anno gli aumenti dei prodotti di pasticceria sono contenuti al 2,2%, mantenendosi al di sotto del tasso d’inflazione del 2,4%.
I dati emergono da una rilevazione di Confartigianato che fa notare come i pasticceri artigiani siano riusciti ad assorbire i forti rincari delle materie prime come il frumento (il cui prezzo all’ingrosso da dicembre 2006 ad oggi è cresciuto del 50,6%), il latte (aumentato nell’ultimo anno del 6,3%), il burro (il cui prezzo è aumentato del 10,6%), le uova (rincarate del 4,9%).
‘I pasticceri artigiani – spiega Fabio Bardelli Presidente del Gruppo Pasticceri e Cioccolatieri di Confartigianato Imprese Arezzo – a costo di comprimere i profitti, si sforzano di non scaricare i rincari delle materie prime sui consumatori e di mantenere un corretto rapporto qualità-prezzo. Il nostro impegno a frenare la corsa dei prezzi è tanto più significativo se si considera che gli acquisti di materie prime incidono per il 34,7% sul fatturato di pasticcerie e panifici artigiani’.
Per panettoni e pandoro artigiani i prezzi oscillano tra 15 e 20 euro al Kg. Per il torrone il costo va da 10 a 13 euro al Kg.
Ma come riconoscere i veri panettoni e pandoro artigiani e tradizionali? Il Presidente dei Pasticceri di Confartigianato Imprese Arezzo invita i consumatori a fare attenzione all’etichetta che rappresenta una obbligatoria e precisa ‘carta di identità’ per avere la certezza di acquistare specialità artigiane. ‘I veri panettoni e pandoro artigiani devono contenere: farina, uova, zucchero, burro, uva sultanina, frutta candita, lievito naturale, aromi naturali. In aggiunta, sono consentiti: miele, vaniglia, cioccolato – continua Bardelli – Il torrone artigiano deve contenere: miele, zucchero, acqua, uova, aromi naturali, mandorle, nocciole. In aggiunta, sono consentiti: frutta secca, cioccolato, cialda. Per il cioccolato gli ingredienti devono essere: pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao in polvere), zucchero, latte in polvere, aromatizzanti naturali. E gli artigiani che in ogni settore della gastronomia creano, confezionano e garantiscono personalmente il frutto della loro sapienza e delle nostre tradizioni, rappresentano l’unica alternativa all’omologazione ed all’appiattimento del gusto e dei sapori purtroppo così diffusi’.
E la passione degli italiani per i dolci artigiani è testimoniata anche dal fatto che il nostro Paese contende alla Francia il primato per la diffusione di forni e pasticcerie: in Francia vi sono 72 imprese di questi settori ogni 1.000 abitanti, in Italia 66 imprese ogni 100.000 abitanti. Seguono a grande distanza paesi come la Spagna, con 24 imprese ogni 100.000 abitanti, e la Germania, 18 imprese ogni 100.000 abitanti.