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Pecoraro Scanio al side event Ev-K2-Cnr

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NEW YORK – Al side event organizzato dal Comitato Ev-K2-Cnr a New York, in occasione della XV Commissione Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, hanno partecipato delegazioni internazionali provenienti da ogni paese. L’evento, dal titolo “Climate change and sustainable development in high altitude and remote areas”, si è svolto ieri con grande successo, subito dopo la sessione plenaria ed è stato inaugurato dal ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio.
Il ministro ha ribadito l’importanza delle aree montane nelle strategie di sviluppo sostenibile, sottolineando l’alto valore del Comitato nel campo della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale. “La salute del pianeta sta peggiorando e il cambiamento climatico è emerso con chiarezza come la prima emergenza politica mondiale. Ora i governi devono muoversi e le Nazioni Unite devono avere un ruolo forte”, ha detto Pecoraro Scanio, aggiungendo che “ricerca e cooperazione sono indispensabili per risolvere l’emergenza clima” e che “è fondamentale l’attenzione alle aree montane, che hanno bisogno di iniziative di ricerca e cooperazione internazionale come quelle del Comitato Ev-K²-Cnr”.
Le parole del ministro dell’Ambiente al side event fanno seguito al suo intervento davanti alla Commissione in Assemblea plenaria, alla quale ha partecipato anche il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Kimon, durante il quale Pecoraro Scanio ha dichiarato che “il 2007 è stato l'anno della verità sui cambiamenti climatici”.
Anche altri relatori hanno sottolineato la sempre maggior necessità di un coordinamento tra ricerca scientifica, cooperazione internazionale e tutela ambientale nella definizione di strategie globali per lo sviluppo sostenibile, che si concretizza nelle attività di cui ha parlato Andrea Lami, coordinatore dell'unità di ricerca Ev-K²-CNR, o in nuovi modi di fare cooperazione internazionale, lontani dall’assistenzialismo e proiettati verso uno sviluppo ecosostenibile destinato ad autoalimentarsi, come quello su cui si basa il progetto Karakorum Trust, presentato dal suo responsabile Valerio Pietrangelo. Anna Milvia Borselli, docente dell'Università di Padova, ha sottolineato la collaborazione del suo ateneo con il comitato per lo sviluppo sostenibile dell'area dell'Hindu Kush-Karakorum-Himalaya.
Franco Prodi, direttore dell’istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Cnr, ha sottolineato l’importanza del ruolo degli istituti scientifici nazionali nella ricerca sul cambiamento climatico. ed Erminio Quartiani, presidente del Gruppo amici della montagna del Parlamento italiano, ha invece esposto come il governo sia sensibile ai problemi delle aree montane, per le quali esistono specifici ed attivi gruppi interparlamentari.
L’attività di Ev-K²-CNR nel campo dello sviluppo sostenibile è stata indicata quale esempio di efficacia ed efficienza dal programma ambientale delle Nazioni Unite nelle parole di Juanita Castano dell’United Nations Environment Programme, che ha sottolineato “il prezioso contributo del Comitato nelle attività multidisciplinari dell'Unep in Asia, area dove sorgono le montagnae più alte del mondo e dove la ricerca italiana opera da decenni”. Particolarmente rilevante, a questo proposito, l'intervento di Sami Ul Haq Khilji, del ministero dell’Ambiente pakistano, che dopo aver ringraziato “il governo italiano e il Comitato per l’attività svolta con il progetto Karakorum Trust”, ha ribadito l’importanza delle aree d’alta quota nella risoluzione dei problemi legati al cambiamento climatico. Il Nepal, paese himalayano per eccellenza, era presente con il prof. Hom Nath Bhattarai della Nepal Academy of Science and Technology, che da sempre collabora con il Comitato a livello internazionale per lo sviluppo sostenibile della regione.
Molta attenzione anche per le montagne europee, oggetto degli interventi di Paolo Soprano del Ministero dell'Ambiente Italiano, che ha parlato degli effetti del cambiamento climatico sulle Alpi e del programma europeo Interreg-ClimChAlp, e di Stephan Ortner e Christian Steurer dell’Eurac, che hanno parlato del monitoraggio satellitare dei ghiacciai.
Il side event è stato organizzato dal Comitato con il sostegno della Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e la collaborazione di istituzioni prestigiose quali Unep, Mountain Partnership ed Eurac.
A conclusione della giornata si è svolta una cena promossa dal Comitato con il contributo di Autogrill Group, offerta alle delegazioni presenti alle Nazioni Unite per ribadire l’importanza della collaborazione del mondo imprenditoriale con quello della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale a favore dello sviluppo sostenibile, per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela delle comunità locali.