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Pratomagno: no al progetto di megaparco eolico!

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AREZZO – La nostra sezione ha appreso nei giorni scorsi della presentazione di un nuovo progetto per la realizzazione di un parco di aerogeneratori eolici localizzato sul crinale del pratomagno e interessante i comuni di Talla e Castiglion Fibocchi.
Va premesso da subito che il Wwf, in considerazione della situazione che a livello globale vede il nostro pianeta sempre più aggredito dall’inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni di anidride carbonica e altri compontenti, è favorevole all’utilizzo di fonti alternative per la produzione di energia e tra queste l’eolico riveste certamente un ruolo importante anche nel nostro paese. Pertanto la nostra Associazione in linea generale non è contraria all’utilizzo dell’energia prodotta dal vento, a patto che ciò non vada a compromettere risorse o ambienti di particolare pregio e importanza per la biodiversità.
Scendendo nello specifico del progetto in essere, che ad ogni modo è necessario approfondire in tutti gli aspetti ad esso correlati, vogliamo rammentare alcuni aspetti che ci portano ad assumere, in questo specifico caso, una posizione fermamente contraria alla sua realizzazione:
l’Amministrazione Provinciale di Arezzo, al fine di dare organicità alle molteplici proposte di costruzione di centrali eoliche nel nostro territorio, si fece carico alcuni anni fa di catalizzare le varie proposte e le esigenze delle amministrazioni locali, costituendo un tavolo di concertazione che condusse all’approvazione di un documento denominato “Carta eolica della provincia di Arezzo”, all’interno dell quale furono stabilite linee guida finalizzate a dare un indirizzo condiviso riguardo alle eventuali richieste di realizzazione di parchi eolici, che tenesse conto sia delle esigenze di favorire l’utilizzo di fonti alternative, sia di tutela e salvaguardia del territorio provinciale, stabilendo in modo chiaro e inequivoco quali fossero i siti all’interno dei quali non era ipotizzabile la realizzazione di centrali eoliche.
– Tra quelli individuati come non idonei alla realizazione di parchi eolici, perché considerato “inopportuno” dalle linee guida della Regione in merito alla valutazione d’impatto ambientale, è compreso anche il pratomagno, con le sue praterie e cespuglieti e con i suoi boschi, caratterizzato da un elevato livello di biodiversità, riconosciuta anche a livello europeo (dai cespuglieti ai pascoli a brughiera, alla presenza del lupo e di numerose specie di rapaci). Il documento esclude in modo palese, la possibilità di realizzare alcun genere di parco eolico nel comprensorio che corre da Poggio alla Vetrice in direzione sud, lasciando aperta un’unica possibilità, ossia: quella di ampliamento dell’attuale parco eolico esistente e funzionante, quello del Monte Secchieta, peraltro dando indicazioni per collocare le eventuali nuove torri sul crinale in direzione nord (verso la Consuma).
– Questa decisione non fu frutto del caso, ma venne opportunamente ponderata e motivata da alcuni fattori importanti, tra cui: A) la mancanza di infrastrutture viarie, con necessità di doverne realizzare ex novo; B) la particolare delicatezza dell’ambiente (tral l’altro Sito d’interesse Comunitario), per la presenza di specie particolarmente protette come il lupo e di corridoi di transito di avifauna selvatica che interessano le rotte migratorie che comunicano tra la valle dell’Arno e i monti del Chianti; C) la particolare difficoltà a realizzare la linea di conduzione a valle dell’energia prodotta; D) al contrario, la presenza sul Monte Secchieta, di infrastrutture già operanti e di rete viaria ed elettrodotti già presentui permetterebbe di non dover stravolgere il territorio con una cementificazione distruttiva.
Fu a queste condizioni che il Wwf, diede il proprio sostegno al documento presentato dall’amministrazione provinciale, nel quale si individuavano i siti potenzialmente idonei a realizzarvi parchi eolici, da approvarsi sempre e comunque dopo indispensabile Valutazione d’Impatto Ambientale. Tale documento a tuttoggi per quanto riguarda la nostra Associazione, costituisce l’unico punto di riferimento in materia.
Appare evidente che il progetto della GAMESA è totalmente al di fuori di tali schemi sia per dimensionamento sia per collocamento; Il Wwf Arezzo non può che dichiararsi contrario a tale progetto e richiamarsi al documento approvato dalla Provincia, che delinea in modo sostenibile la collocazione e l’utilizzo di impianti eolici a fronte di imprescindibili fattori di salvaguardia del terriorio e della biodiversità, di cui il Pratomagno è uno degli esempi più importanti.
Ci auguriamo quindi che l’Amministrazione provinciale faccia valere quell’accordo fortemente voluto e condiviso, muovendosi affinchè questo progetto venga definitivamente accantonato.