AREZZO – La politica per l'infanzia del Comune di Arezzo prevede il passaggio di 7 sezioni di scuola dell'infanzia dalla gestione comunale alla gestione pubblica statale. Una scelta che permetterà di investire sui servizi per
la prima infanzia, di aprire nuovi nidi e sostenere le numerose famiglie che rimangono escluse dalle liste di attesa.
La scelta inattesa di trasferire due interi plessi (e non singole sezioni nei vari plessi), se da un lato offre una chiara indicazione nei confronti delle altre scuole comunali, che in questo modo, non risultando compromesse da gestione mista rimarranno in futuro a gestione diretta comunale, crea però inevitabili problemi nella continuità educativa per i piccoli che, dopo uno o due anni di percorso con le medesime insegnanti, si troveranno in classe, a settembre, nuove maestre.
Le rivendicazioni dei genitori, dal punto di vista educativo, potrebbero però essere accolte inserendo, nel prossimo anno scolastico, importanti momenti di compresenza tra insegnanti comunali e statali, garantendo così un passaggio meno traumatico per i bambini e offrendo le necessarie garanzie ai genitori. Va inoltre garantito un medesimo trattamento in termini di orario e di qualità, momenti di partecipazione per genitori e insegnanti (comunque presenti nelle scuole statali). Un sereno confronto dell'Amministrazione Comunale con le famiglie e gli insegnanti riuscirà,
su queste basi, a creare le condizioni per un condiviso passaggio allo Stato.

Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista/Sinistra Europea