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Presentata ‘La grande tavola di piero’

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Presentata ‘La grande tavola di piero’

AREZZO – Arezzo in tavola per il gran finale della mostra pierfrancescana. Le associazioni degli artigiani e delle aziende agricole del territorio, insieme a Provincia, Comune e Camera di Commercio imbandiranno una lunghissima tavola per presentare, e poi degustare, le eccellenze della produzione agroalimentare aretina. Sabato 21 luglio Via Ricasoli sarà occupata da una tavola apparecchiata per una lunghezza complessiva di 200 metri, interessando tutto il tratto ai piedi della scalinata del Duomo, una delle tappe della mostra grazie all’affresco della Maddalena. Alle ore 19 sarà inaugurata l’esposizione dei prodotti, che saranno poi consumati con una degustazione aperta al pubblico a partire dalle ore 21. "La mostra ha richiamato tantissimi visitatori nel territorio aretino – ha detto l’Assessore provinciale alla Agricoltura Roberto Vasai, presentando l’iniziativa – e proprio per questo con i prodotti della terra aretina vogliamo rendere omaggio al grande protagonista della mostra". Anche Giuseppe Salvini, Segretario Generale della Camera di Commercio ha ribadito come quella che si chiamerà La grande tavola di Piero sia "un’imperdibile occasione di promozione, ancor di più perché dedicata ad un’artista tanto legato alle terre delle sue origini. La mostra e le tante iniziative collegate lasciano un grande insegnamento: come fare sistema attorno ad un evento culturale". Mentre i rappresentanti delle istituzioni aretine davano i dettagli della manifestazione, agricoltori e artigiani si accordavano su dimensioni della tavola e allestimenti, misurando in lungo e in largo la porzione di via Ricasoli che sarà loro riservata. Le associazioni dell’artigianato Cna e Confartigianato e quelle agricole Cia, Coldiretti e Unione Agricoltori contribuiranno con tutte le eccellenze tradizionali per salutare la chiusura dell’evento "Piero della Francesca e le Corti Italiane": pane, olio, legumi tradizionali tra i quali non potrà mancare il fagiolo zolfino, i tanti vini aretini, e poi ancora frutta, verdure, carni e salumi, confetture, miele, formaggi, pasta fresca, senza dimenticare i preziosi prodotti del sottobosco, funghi e tartufi, oltre al tabacco e ai sigari toscani. Dulcis in fundo, e non poteva che essere così, la "torta di Piero" con la sua ricetta ispirata al passato, che tanti apprezzamenti ha già raccolto nel periodo della mostra pierfrancescana.