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‘Prevenire è possibile’

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AREZZO – “Counseling” ovvero capacità e tecniche di relazione sociale basate sull’affettività. Questo in estrema sintesi il tema portante del convegno nazionale organizzato ad Arezzo sabato 10 e domenica 11 dai Cavalieri di san Valentino con il patrocinio del Comune e della Provincia di Arezzo.
Uno slogan “innamorati del miglioramento sociale” è quanto sostiene Lorenzo Barbagli dell’associazione Cavalieri di San Valentino che definisce queste due giornate “un convegno tecnico di formazione per coloro che gravitano in circuiti formativi di varia natura impostato in modo pratico ed utile con laboratori di counseling su vari temi legati alle relazioni sociali. L’associazione dei Cavalieri di San Valentino è un movimento di promozione di un modus relazionale basato sull’“innamoramento”: passione e slancio affettivo inteso come forza motrice dell’educazione e delle professioni di aiuto e sostegno. Insieme a una adeguata formazione, come educatori, riteniamo che per chi opera nel sociale, l’indispensabilità affettiva debba essere una necessaria acquisizione metodologica e tecnica ”.
I due giorni di incontro inizieranno alle 17 di sabato con la presentazione del convegno e dei laboratori con l’attivazione di quello “narrativo” dal titolo “come ti gira la vita cavaliere?” mentre domenica alle 9 verranno introdotti i lavori e presentati i modelli di laboratorio di counseling dinamico che avranno come filo conduttore “cosa vuoi diventare cavaliere?” Il pomeriggio sarà protagonista il counseling simbolico con gruppi di laboratorio che si interrogheranno sul tema “cosa sai della vita cavaliere?”.
“Il patrocinio di Comune e Provincia a questa iniziativa – dichiara il vice Sindaco e assessore alle politiche sociali e educative Donella Mattesini – parte dalla visione di rafforzamento dei servizi sociali e scolastici sia come cura che come prevenzione. In questa ottica il counseling rappresenta un tipo di approccio che tutti coloro che si rapportano professionalmente con le persone dovrebbero avere. Con la nostra adesione al convegno si vuol quindi riconoscere l’utilità di questa impostazione metodologica utile in tutti gli ambiti collettivi”.