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Prezzi: ‘No’ a imposizioni sui farmaci

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Prezzi: ‘No’ a imposizioni sui farmaci

ROMA – L’Anpi (Associazione Nazionale Parafarmacie Italiane) e la FEF (Federazione Esercizi Farmaceutici), in relazione alla legge sulle liberalizzazioni all’esame della decima commissione del Senato, hanno proposto alle forza politiche ed hai senatori di sostenere un emendamento in cui chiedono l’abrogazione delle clausole che prevedono prezzi dei farmaci imposti. Ciò per consentire al farmacista di decidere liberamente lo sconto sul prezzo indicato dal produttore o dal distributore sulla confezione del farmaco, purché la percentuale della riduzione di prezzo sia esposta pubblicamente ed attuata a tutti. Il prezzo dei farmaci è imposto per legge. Una Legge che regola l’attività ed il numero delle farmacie, una casta ricca di privilegi che appare intoccabile.
“Già nei nostri esercizi parafarmaceutici – ha dichiarato Paolo Spolaore, segretario dell’ ANPI- Confesercenti – abbaiamo attuato una scontistica importante sui medicinali da banco e da automedicazione e ci impegniamo, qualora il Senato non abroghi la possibilità di vendere nei nostri esercizi i farmaci di fascia C (quelli prescritti dal medico e non rimborsati dal SSN) a fare lo stesso. Qualora anche questo emendamento venisse accolto – conclude Spolaore – ci sarebbero notevoli vantaggi per i cittadini e la possibilità di verificare chi concretamente fa gli interessi di tutti gli italiani e chi invece protegge i privilegi di pochi”.