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R.C. Auto, la camera boccia l’indennizzo in forma specifica

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AREZZO – Indennizzo in forma specifica. Chi sottoscriveva questa clausola non aveva diritto al risarcimento in de-naro ma aveva tra le altre cose, l’obbligo della riparazione diretta e non poteva più rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia. Questa formula si chiama sistema di risarcimento diretto ed è entrato in vigore in Italia per i sinistri automobilistici dal 1 febbraio 2007. Di fatto ogni impresa assicuratrice poteva fino ad ora con questa formula risarcire direttamente il proprio cliente che aveva ragione, in tutto o in parte. Un provvedimento dal quale gli Autoriparatori di Confartigianato Imprese e Cna avevano messo più volte in guardia gli automobilisti che vedevano modificarsi profondamente il proprio rapporto con l’assicurazione. E dopo tanti scontri le Associazioni hanno vinto la prima battaglia, con un emendamento infatti la Came-ra ha bocciato la formula dell’indennizzo in forma specifica.
‘Chi sottoscriveva la polizza auto 2007 con la clausola del ‘Risarcimento in forma specifica’ non poteva più scegliere il riparatore di fiducia ed era obbligato ad andare da quello indicato dall’assicurazione – av-verte Piero Citernesi, Presidente Provinciale dei Carrozzieri di Confartigianato Imprese – non vedendo inoltre riconosciuti i danni accessori come fermo macchina, auto sostitutiva, etc’.
‘Con questa formula – gli fa eco il Presidente Provinciale dei Carrozzieri di Cna Ivo Bobini – gli assicurati non avevano più la certezza di una riparazione fatta a regola d’arte, le compagnie infatti imponevano ai carrozzieri loro fiduciari tempi e tariffe in grado di ridurre il più possibile i costi. Inoltre veniva eliminata la possibilità di scegliere il risarcimento in denaro, con l’obbligo della riparazione diretta’.
Proprio per questo motivo gli autoriparatori hanno più volte consigliano negli ultimi mesi di leggere con attenzione il nuovo contratto assicurativo, consigliando, di fronte alla clausola/formula di risarcimento specifico, di valutare prima di firmarlo. Sottoscrivere la clausola infatti significa che a fronte di una picco-la (e non facilmente controllabile) percentuale di sconto sul premio, l’assicurato perde i propri diritti nei confronti di una scelta consapevole e di una riparazione accurata. ‘La battaglia delle Associazioni è stata portata avanti con determinazione e convinzione e negli ultimi mesi il lavoro svolto è stato proficuo se fi-nalmente la Camera dei Deputati ha eliminato l’emendamento che prevedeva l’indennizzo in forma spe-cifica’, spiega Piero Citernesi, Presidente Provinciale dei Carrozzieri di Confartigianato Imprese.
‘Adesso ci auspichiamo che l’iter prosegua in questa direzione – dice il Presidente Provinciale dei Car-rozzieri di Cna Ivo Bobini – e che le nostre ragioni vengano ascoltate anche in Senato’.