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Rapporto finale sul black out di novembre

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Rapporto finale sul black out di novembre

Il rapporto finale sull'incidente verificatosi il 4 novembre 2006, reso pubblico oggi dall'Unione per il coordinamento della trasmissione di elettricità (UCTE), dimostra che occorre agire rapidamente a livello europeo. Il commissario responsabile dell'energia, Andris Piebalgs, ha dichiarato “L'Europa dovrebbe trarre degli insegnamenti da questo episodio che ha lasciato milioni di cittadini europei in vari Stati membri senza elettricità e elaborare norme di sicurezza più rigorose per le reti”.

Il 4 novembre scorso un grave incidente nella rete elettrica nell'Europa continentale ha provocato una serie di black out in quasi tutto il sistema. A seguito di questo incidente, il commissario responsabile dell'energia Andris Piebalgs ha chiesto alla UCTE di elaborare un rapporto, reso pubblico oggi, sulle cause dell'incidente. Ha inoltre incaricato il gruppo dei regolatori europei (ERGEG) di valutare l'accaduto e questo gruppo riferirà, all'inizio di febbraio, sugli insegnamenti da trarre da questo evento.

Dalle indagini svolte dall'UCTE sembra che il black out sia da imputare a tre fattori principali.

Innanzitutto E.ON Netz, l'operatore tedesco del sistema di trasmissione all'origine dell'incidente, non aveva attivato la procedura di sicurezza e non disponeva neanche dell'insieme di strumenti tecnici necessari per verificare che il sistema funzionasse in condizioni di sicurezza.

In secondo luogo gli altri operatori dei sistemi di trasmissione europei non erano stati informati delle misure adottate dall'operatore tedesco.

Infine una parte della responsabilità è da addebitare all'insufficienza degli investimenti nella rete, a livello di affidabilità e esercizio. Altri aspetti importanti sono il comportamento delle reti di distribuzione e, nel caso di incidenti, lo scollegamento e il ricollegamento dei carichi e dei generatori.

Ciò conferma l'adeguatezza della posizione della Commissione che ritiene necessaria un'azione comune per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento elettrico nell'insieme dell'Unione europea. Come menzionato nel recente pacchetto “energia”, presentato il 10 gennaio scorso, la Commissione ritiene che occorra al più presto:
– accelerare l'adozione, nel contesto di un nuovo meccanismo e una nuova struttura comunitari, di norme comuni vincolanti in materia di sicurezza delle reti;
– rafforzare il coordinamento tra gli operatori dei sistemi di trasmissione per garantire un funzionamento efficace in tempo reale della rete europea;
– fare il possibile per garantire un'evoluzione graduale verso una gestione regionale della rete; ciò richiederebbe una nuova vera separazione, già menzionata nell'analisi strategica della situazione energetica realizzata dalla Commissione;
– migliorare gli investimenti europei nella rete per garantire la sua affidabilità e la costruzione di un mercato europeo veramente competitivo. Le proposte della Commissione, presentate nel suo piano di interconnessione prioritario, devono pertanto essere attuate rapidamente.