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Revisioni veicoli: adesso basta

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AREZZO – ANARA Confartigianato Imprese Arezzo e CNA Autoriparazione Arezzo, in rappresentanza dei Centri di Revisione di auto-motoveicoli operanti sul territorio della provincia di Arezzo, invitano il comparto allo stato di agitazione da esprimere nelle forme che saranno comunicate e nel rispetto formale delle Leggi dello Stato, che non ci tutelano ma che siamo obbligati a rispettare. Ieri 30 maggio alle ore 16,39 è stato comunicato agli operatori del settore che da oggi 31 maggio aumentano i diritti della Motorizzazione Civile da 7,80 a 9,00 euro.

E’ inaccettabile che la comunicazione effettuata alcuni giorni addietro con circolare ministeriale non sia stata trasmessa alla Organizzazioni di rappresentanza, non consentendo alle stesse di diffondere l’informazione ai propri associati. La grande maggioranza dei Centri di Revisione, che per ottimizzare il servizio reso al consumatore, provvedono ad effettuare preventivamente i versamenti, si trovano oggi a doverli integrare di tasca propria, con un aggravio di 1,70 € euro cadauno per spese postali.

E’ inaccettabile che ai 135.000.000 di euro già incassati dall’erario solo per questi “diritti”, vadano ad aggiungersi 18.000.000 di euro annui, quando gli operatori del settore, coloro che materialmente svolgono l’attività di revisione sono ancora in attesa di vedere adeguata una tariffa ferma dal 1999.

E’ inaccettabile che il Consiglio di Stato, che per ben due volte ha espresso parere di perplessità sull’aumento previsto nella Legge Finanziaria 2007 delle tariffe per le operazioni di revisione, nulla abbia eccepito riguardo agli aumenti dei diritti per le operazioni di motorizzazione. L’erario ricava dalle operazioni di revisione, senza nulla investire, tra diritti e imposte varie il 60% dell’importo e lascia il resto a chi ha investito e opera tutti giorni per offrire all’utenza un servizio che lo Stato non è in grado di garantire.

“A tutt’oggi – afferma Roberto Landini presidente Confartigianato Autoriparazione – a nulla è valso il dialogo costruttivo intrapreso con le istituzioni per ottenere un giusto compenso per quello che facciamo per suo conto”. “In questi anni – continua Ivo Bobini presidente CNA Autoriparazione – oltre la normale inflazione “reale” si sono aggiunti aumenti di costi di gestione e di personale come per tutte le imprese italiane ed ancora, anche obblighi di nuove attrezzature e sistemi, a volte inutili, introdotti senza che nessuno si sia preoccupato di valutarne le ricadute economiche a carico degli operatori. Abbiamo la tariffa per le revisioni più bassa in Europa, ma di contro abbiamo, sempre in Europa, la cifra più alta percepita dall’erario”. “Questa politica – prosegue Bobini – sta affondando, nonostante le sbandierate settimane per la sicurezza stradale a ripetizione, un settore importante per il raggiungimento di questo obbiettivo”.“Adesso basta” – continua Landini – invitando i propri iscritti a tutelare le proprie imprese continuando a rendere al cittadino il servizio richiesto ma cercando, nel rispetto formale delle norme, quelle stesse che non li tutelano, di ottimizzare le operazioni di revisione rispetto all’effettivo compenso percepito, compenso che copre al massimo 10 minuti del loro tempo, comprese anche tutte le operazioni amministrative legate alla revisione.

Da sempre ANARA Confartigianato e CNA Autoriparazione chiedono supporto alle Istituzioni per condividere un percorso di qualificazione del settore mirato ad offrire al cittadino un servizio migliore ed emarginare i soggetti che non rispettano le regole, ma il tavolo di lavoro richiesto ripetutamente al Ministero competente non è mai stato costituito. Con questa ennesima beffa la situazione è ulteriormente degenerata costringendo – di fatto – le imprese a chiudere, con conseguenti ripercussioni a livello occupazionale”.
In mancanza di URGENTI riscontri da parte delle Istituzioni saranno comunicate altre forme di lotta a supporto delle nostre rivendicazioni senza escludere la possibilità di uno sciopero dei centri di revisione della nostra provincia.

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