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Rifiuti: lo “scandalo” Fanfani”

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AREZZO – Dichiarazione del Capogruppo Giorgio Renzi: «Sono sorprendenti le reazioni sia ufficiali che, in particolare, ufficiose, all’intervista di Fanfani sul problema dei rifiuti e dell’ipotizzabile raddoppio dell’inceneritore(termovalorizzatore). Reazioni quasi scandalizzate e, come è ormai prassi in questa problematica, trasversali.

Che cosa ha detto di così straordinario e scandaloso il Sindaco Fanfani?
Ha detto semplicemente quello che ogni sindaco che ha un minimo di coerenza politica e istituzionale avrebbe detto. Non ha fatto che ribadire quelle che sono le linee direttive della UE, le direttive e le norme nazionali e regionali: il massimo impegno per la raccolta differenziata ed il riciclaggio, per la riduzione complessiva della quantità dei rifiuti, riduzione al minimo dei rifiuti da smaltire nell’inceneritore e in discarica. A ciò ha aggiunto la verifica di nuove tecnologie per impianti a minor impatto ambientale. Senza escludere che, alla fine del processo, si possa verificare l’esigenza di un aumento dell’attuale inceneritore.
Se ci si scandalizza di queste posizioni, rispettose degli obbiettivi che i diversi livelli istituzionali si sono dati, e se questo scandalo è trasversale, allora…..c’è qualche altro problema.
Ci viene da pensare che qualcuno aveva già deciso, magari in sedi meno istituzionali, per un uso consistente della termocombustione, dandola come unica concreta e sbrigativa soluzione. La presa di posizione del Sindaco, non dei pericolosi estremisti della sinistra radicale, ha,. almeno per i momento, interrotta questa strada.
Noi ne siamo felici. Non perché siamo ideologicamente contrari a qualsiasi tipo di termocombustione, ma perché, come il Sindaco, vorremmo ridurla al minimo indispensabile, nell’interesse della qualità dell’ambiente e della qualità della vita di tutti i cittadini, con la consapevolezza che i rifiuti vanno smaltiti e, purtroppo, manca una convinta politica, ai livelli nazionali e regionali,(e, aggiungerei, locali) per un loro contenimento.
Il silenzio della Regione, negli ultimi tempi, su questa problematica, è preoccupante e crea maggiori difficoltà anche agli EELL che le scelte devono farle e in tempi non escatologici.»