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Sabato l’inaugurazione del Centro Socio Sanitario di Subbiano

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SUBBIANO (AR) – Sarà un giorno di festa quello di sabato prossimo per le comunità del basso Casentino. A Subbiano, nei ristrutturati locali dell’ex ospedale, sarà inaugurato il nuovo Centro socio sanitario di Subbiano e Capolona (l'appuntamento è per le ore 10.00). I sindaci dei due comuni e la Usl 8 hanno voluto con forza ed ostinazione questa realizzazione che risponde a criteri moderni di assistenza sanitaria ai cittadini.

LA SODDISFAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI
“Quello che abbiamo raggiunto è un grande risultato – commenta l’assessore alle politiche sociali del Comune di Subbiano, Walter Bondi. L’ottimizzazione degli spazi consentirà adesso l’erogazione di servizi in modo più idoneo. Pensiamo alla nuova organizzazione del Cup che rappresenta un fondamentale punto di riferimento per i cittadini. E poi alla conferma di fisioterapia con l’impegno, da parte della Asl 8, di implementare ulteriormente i servizi. Senza dimenticare il completamento del terzo piano della Rsa con spazi idonei ai recuperi funzionali attraverso l’attivazione di una piccola palestra. Il nostro distretto – conclude Bondi – si pone così come punto di riferimento per un modello organizzativo più generale che vede la valorizzazione del territorio quale elemento integrante dell’attività dell’ospedale centrale”.

Soddisfatto Subbiano, altrettanto soddisfatta Capolona: “quella che abbiamo dimostrato possibile – commenta il Sindaco Marco Brogi – è l’integrazione della progettualità e del lavoro di più soggetti pubblici. In questo caso i nostri due Comuni e la Asl 8. Il miglioramento dei servizi per i cittadini passa necessariamente da questa strada e ci auguriamo che questo spirito di collaborazione possa concretizzarsi anche in altre realtà”.
E la collaborazione a Subbiano continua già adesso: l’Amministrazione comunale ha avviato i lavori per la costruzione, nell’area del vecchio ospedale, di mini alloggi per persone al limite dell’autosufficienza. Cambia quindi, ed in modo radicale, la storia di uno dei più vecchi ospedali della provincia di Arezzo. Era stato inaugurato il 20 giugno 1909 con una capacità di 6 posti letto per i casi più gravi. Era stato finanziato e quindi gestito dall’”Opera Pia Boschi Subbiano”. L’opera di edificazione fu divisa tra tutti gli artigiani del paese e quella costruzione rappresentò un eccezionale sostegno alla piccola economia della zona in un periodo di particolare crisi.
Tre erano, in quel momento le strutture del Casentino: Bibbiena, Poppi e, appunto, Subbiano che assunse ben presto un ruolo fondamentale per il basso Casentino.

UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO
In questi anni si sono sviluppati nuovi modelli di assistenza, sempre più fondati sull’integrazione, sulla comunicazione e sulla partecipazione dei professionisti sanitari. Si realizza così una sorta di "rete" che – integrando i settori della prevenzione, dell’assistenza di base, dei servizi distrettuali, della specialistica territoriale e dell’assistenza ospedaliera – garantisce una valutazione multiprofessionale e multidisciplinare del bisogno, in grado di attivare di volta in volta i percorsi assistenziali ritenuti più idonei. Questa rete, di cui sono parte essenziale e qualificante gli specialisti ambulatoriali interni, persegue in modo rigoroso la ricerca dell'appropriatezza degli interventi, unitamente alla loro sostenibilità economica.

“Questo è lo spirito – commenta il direttore generale della Usl Monica Calamai – con il quale ci apprestiamo a inaugurare il Centro Socio Sanitario. Una struttura che non si rinnova solo nei locali. A Subbiano, come altrove, le scelte sono legate alla riqualificazione dei servizi offerti sulla base di nuovi bisogni espressi: a partire dall’assistenza domiciliare, dalla specialistica ambulatoriale e la semplificazione di percorsi di accesso alle prestazioni. Una presa in carico dell’utente nel territorio”