Home Attualità Economia Sicurezza: cosa cambia con il nuovo disegno di legge

Sicurezza: cosa cambia con il nuovo disegno di legge

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AREZZO – La Camera dei deputati ha approvato il Disegno di Legge in tema di salute e sicurezza sul lavoro ed ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro nove mesi il Governo dovrà quindi emanare il Testo Unico ma per alcuni adempimenti l’applicazione è immediata.
“Tra gli altri – ricorda Oasi Consulting e Cna Arezzo – ricordiamo l’obbligo dal 1 settembre 2007 del tesserino di riconoscimento per tutte le attività che effettuano lavori in appalto o subappalto. Gli altri adempimenti scatteranno dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale”.
A partire quindi dal 1 settembre, il personale di una ditta che svolge un'attività in appalto o subappalto e tutti i collaboratori autonomi sono obbligati ad esporre un tesserino di riconoscimento corredato di fotografia che riporti le generalità del singolo lavoratore e il nome del datore di lavoro. Unica eccezione fanno le ditte con meno di 10 dipendenti, a cui basta annotare le generalità di tutti i lavoratori giornalmente impiegati su un apposito registro, vidimato dalla Direzione provinciale del lavoro territorialmente competente e custodito sul luogo di lavoro.
Per il datore di lavoro, che viola le norme relative al tesserino di riconoscimento o al registro, è prevista una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore. Per il dipendente munito della tessera di riconoscimento, che non provvede ad esporla, è prevista una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro.
Ci sono anche modifiche al codice degli appalti pubblici: “gli Enti – ricorda Oasi Consulting – sono tenuti a valutare nella predisposizione delle gare e nelle offerte che i valori economici siano adeguati e sufficienti rispetto al costo del lavoro ed ai costi della sicurezza che debbono essere specificatamente indicati. Il costo relativo alla sicurezza non può essere comunque soggetto a ribasso di asta”.
Tra gli obiettivi del Disegno di legge c’è quello di contrastare il lavoro irregolare. “Il personale ispettivo del Ministero del lavoro e dell’Inps, anche su segnalazione delle amministrazioni pubbliche – sottolinea Oasi Consulting – può adottare provvedimenti di sospensione di un'attività imprenditoriale, qualora riscontri l'impiego di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria, in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati, ovvero in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale.
Viene infine prevista una specifica sanzione pecuniaria per omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell'igiene e della salute sul lavoro, nonché sanzioni da tre mesi ad un anno nel caso di condanna.