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Slow Food conferma la qualità degli oli del Casentino

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Slow Food conferma la qualità degli oli del Casentino

SUBBIANO (AR) – Dopo il successo di Valloni anche Le Rancole, l’altra etichetta di Cinzia Chiarion, fa parlare del Casentino nella guida agli extravergini italiani edita da Slow Food presentata a Brisighella/Faenza il 22 aprile scorso ed attualmente in distribuzione nelle librerie.

Valloni è ottenuto dagli olivi situati nella zona sud dell’azienda dove per buona parte Il cultivar è moraiolo. Le Rancole è ottenuto invece da un blend di moraiolo e vari impollinatori e nasce dagli olivi posti nella zona nord dell’azienda, a Le Rancole, nei pressi del paese di Subbiano.

Se in Bibenda il successo era arrivato soprattutto per l’etichetta Valloni, Slow Food premia l’altra etichetta di casa Poggiotondo, Le Rancole, che ha ricevuto le due olivette (il massimo è tre): «Con piacere inseriamo in guida questa azienda gestita con grande passione e ora anche con notevoli risultati dai coniugi Massart».

«Il riconoscimento di Slow Food – spiega Cinzia Chiarion, la produttrice – ci commuove perché per la prima volta una guida da atto dell’amore con cui io e mio marito seguiamo Poggiotondo».

«Pochi sanno che l’olio extravergine non è solo un prodotto di condimento ma ha numerose proprietà benefiche sull’organismo: fa bene alla salute – afferma Cinzia Chiarion che è anche medico di professione – perché è ricco di grassi monoinsaturi, di vitamina E e di sostanze antiossidanti che svolgono un’azione preventiva su tante malattie come l’arteriosclerosi, l’infarto del miocardio, l’insufficienza renale, le gastriti, le emorragie cerebrali ed alcuni tipi di tumori».

E proprio da Cinzia Chiarion arriva una buona notizia sul futuro dell’olio. «Sono convinta che tra non molto i ristoratori inizieranno a consigliare l’olio in abbinamento con i cibi: la carta dell’olio non sarà, cioè, solo appannaggio dei grandi ristoranti ma avrà diffusione generalizzata. Il secondo passo sarà quello di offrire al cliente l’olio in bottiglietta da 100 cc perché potrebbe usarne anche più di una in relazione a quello che mangia: cioè un tipo per condire, ad esempio la minestra, un altro tipo per condire l’insalata. Ciò permetterà al cliente anche di portarsi a casa, se vuole, la bottiglia ».

Titolari dell’azienda sono Cinzia Chiarion, di origini venete, medico di professione, che si occupa degli oli e Lorenzo Massart, avvocato di origini casentinesi, che segue invece i vini. «La competizione tra me e mio marito – tiene a precisare la dott. Chiarion –ci serve per ottenere oli e vini di qualità … ma questi due riconoscimenti davvero importanti confermano che i miei oli sono molto meglio dei suoi vini».