Home Attualità Tariffe: stop all’adeguamento per le revisioni auto

Tariffe: stop all’adeguamento per le revisioni auto

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AREZZO – E’ forte la protesta dei Centri di Revisione di Confartigianato Imprese Arezzo e Cna contro la decisione del Consiglio di Stato. E’ stato infatti sospeso il Decreto, finalmente previsto dalla Legge Finanziaria 2007 dopo ben otto anni di fermo, sull’adeguamento delle tariffe di revisione dei veicoli a motore. Il Consiglio di Stato contesta, sia dal punto di vista formale che tecnico, i dati forniti dal Ministero dei Trasporti in base ad uno studio della Motorizzazione civile sui costi dei Centri di revisione.
Un danno per i Centri di Revisione di Confartigianato Imprese Arezzoe e Cna. ‘Il problema è serio – sostengono il Presidente della Federazione Autoriparatori di Confartigianato Imprese Arezzo Roberto Landini e il collega di Cna Ivo Bobini – Così viene messa a rischio la sopravvivenza delle numerose aziende del settore revisione auto che operano nella nostra provincia’.
‘I Centri di Revisione privati – dichiarano Roberto Landini e Ivo Bobini – stanno pagando sulla propria pelle un servizio reso al cittadino. Abbiamo portato la revisione sotto casa dell’automobilista ma non siamo più disponibili a lavorare ad una tariffa ferma dal 1999. Quale altra prestazione ha mantenuto per otto anni lo stesso prezzo?’.
Inoltre lo studio elaborato dalla Motorizzazione Civile per l’adeguamento della tariffa che attualmente è di 25,85 euro, teneva conto dei costi del 2004 e oggi, nel 2007, è già ampiamente superato e necessiterebbe di ulteriore revisione per allineare la tariffa stessa alla media europea che supera i 50 euro.
‘La revisione – sottolinea per gli Autoriparatori di Confartigianato Roberto Landini – è un importante strumento a tutela della sicurezza stradale e riconoscere il giusto compenso vuol dire garantire la qualità della prestazione. L’introduzione di attrezzature e strumenti informatici, spesso ridondanti, ha comportato un notevole aggravio di costi e reso l’attività di revisione notevolmente più impegnativa rispetto al 1999. Fino ad ora i nostri Centri hanno fatto fronte a questo impegno nonostante l’indifferenza delle istituzioni, ma ormai da tempo non ci sono più margini: o si adegua la prestazione al compenso percepito o si è costretti a chiudere’.
‘Solo per effetto dell’inflazione – gli fa eco per Cna Ivo Bobini – gli imprenditori del comparto hanno perso moltissimo. Stesso danno se consideriamo l’aumento dei costi dal 1998 al 2007’.
Una situazione che le due Associazioni considerano ancor più insostenibile a fronte delle campagne sulla sicurezza stradale che raccomandano la corretta manutenzione dei veicoli. Confartigianato e Cna, in assenza di misure urgenti per recuperare questa ennesima battuta di arresto, sosterranno la categoria dei revisori auto in ogni azione che sarà ritenuta opportuna al fine di restituire agli operatori la tranquillità necessaria per esercitare le funzioni delegate loro dallo Stato.