FIRENZE – «Lo scatto alla risposta rappresenta un premio all’inefficienza del sistema, poiché troppo numerose restano le cadute di linea, dovute sia a carenza delle infrastrutture tecnologiche che, forse, a scelte commerciali che comportano, per il consumatore, il raddoppio del costo della telefonata dovuto alla necessità di richiamare l’interlocutore per proseguire la conversazione».

Il costo di un servizio deve essere rapportato e proporzionato alla durata del servizio, quindi sostenere l’eliminazione dello scatto alla risposta non significa ridurre le entrate per i gestori, ma semplicemente obbligare i gestori a trasferire i ricavi sul costo/secondo, che poi è il costo del servizio, e non attraverso criteri che finiscono per trasformarsi in balzello.

Adiconsum ha proposto da tempo la non applicazione dello scatto alla risposta qualora il consumatore richiamasse lo stesso numero entro un certo lasso di tempo, ma i gestori si sono sempre opposti. Questo conferma la tesi di Adiconsum: questo balzello è un premio all’inefficienza. Se così non fosse, gli operatori avrebbero già provveduto.