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Un Aeroporto per Arezzo

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Un Aeroporto per Arezzo

AREZZO – Dichiarazione dei Circoli del Buon Governo di Arezzo «Volo Pisa-Amburgo andata e ritorno Euro 48,28, tutto compreso, volo Forlì-Londra andata e ritorno Euro 63,37, tutto compreso. Questi sono i costi per due viaggi qualsiasi andata-ritorno in Europa con una compagnia low-cost.

Grazie a queste Società, che peraltro realizzano i loro profitti, l’Europa esiste davvero e non è solo quella dei banchieri e dei burocrati di Bruxelles, ma sta diventando una realtà viva in cui ogni cittadino può, con una spesa pari a due pranzi al ristorante, conoscere il proprio continente , apprezzarne le differenze e i punti di contatto, godere delle diversità dei suoi paesaggi e della bellezza delle sue città.

Il volo low-cost assolve, nel mondo reale, la stessa funzione che internet svolge in quello virtuale. Invece che portare il mondo in famiglia, porta intere famiglie verso il mondo e al pari della rete, produce una rivoluzione democratica e pacifica.

Visitando solo il sito della più nota compagnia low-cost e contando il numero delle città europee da questa collegate, si supera il numero di 100. In Italia vi sono 21 scali, dalle città più importanti, come Roma e Milano, a quelle minori, come Lamezia o Treviso. Il segreto è proprio questo, si scelgono scali minori che consentono costi inferiori, ma che sono strategici per raggiungere località vicine di grande richiamo: Treviso ad esempio è lo scalo per Venezia, così come Arezzo potrebbe essere lo scalo per Firenze.

In questo modo, milioni di cittadini europei si muovono continuamente nell’arco di una giornata, per un week-end o per una vacanza più lunga, si imbarcano in aeroporti non lussuosi, strutturalmente modesti, talvolta approssimativi e dove durante il volo non viene offerta nè la colazione né il pranzo. Il viaggio risulta sicuro, puntuale, sufficientemente confortevole per un massimo di tre ore di volo, quante ne occorrono per raggiungere qualsiasi meta europea.

Gli aeroporti con queste caratteristiche sono le nuove reti per chi voglia sperare di intercettare una parte, anche piccolissima, di questo enorme flusso di persone, in continua vertiginosa crescita, che si muove spinto da mille motivazioni diverse.

Per la nostra città, il problema primario non è solo quello di facilitare gli aretini per i loro viaggi. Il problema è quello di connettere in Europa, in ambedue i sensi, dall’Europa ad Arezzo e da Arezzo per l’Europa, in questa grande rete, tutte le attività espresse dalla nostra terra. Arezzo sembra aver rinunciato a queste possibilità essenziale e primaria per il suo sviluppo e intanto Siena, con l’aiuto del Monte dei Paschi, sta allungando la pista del suo aeroporto di Ampugnano, attualmente di 1400 metri e Perugia ha il proprio aeroporto a S. Egidio, dove si è già installata la Ryanair con due voli di linea europei, per Londra e per Francoforte.

Per cui, pensare che Siena e Perugia siano d’accordo per un aeroporto delle tre province, messo in bocca ad Arezzo, dalle parti di Bettolle, è pura illusione.»