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Un’associazione per i battezzati impegnati in politica

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Un’associazione per i battezzati impegnati in politica

AREZZO – Intervento dei consiglieri Alfio Nicotra e Marco Bianchi del gruppo Prc/Se:

“Ha fatto discutere la proposta avanzata dal vescovo Bassetti di riunire in una associazione tutti i battezzati impegnati in politica. Dobbiamo dire che il dibattito successivo ha sovrastato non poco il sostanziale insuccesso dell’iniziativa: poca gente presente e molti dei quali convinti di venire lì ad ascoltare un discorso sul Natale e non il tentativo, per via gerarchico/religiosa, di rifondare una Dc “ombra”.
Vogliamo premettere che riteniamo la Chiesa aretina una istituzione importante della nostra società con la quale il potere civile e le forze politiche devono instaurare un dialogo e un confronto a tutto campo.
Non troverete mai, dunque, a dispetto di tanti detrattori, in Rifondazione Comunista una forza arroccata su posizioni anticlericali o peggio ancora anticristiane. Non solo perché nel nostro partito militano credenti di diverse fedi ma anche perché consideriamo la libertà religiosa una conquista democratica e laica da difendere per tutti e tutte.
Siccome non siamo ingenui conosciamo inoltre che spesso in Italia la Chiesa ha interferito con la politica. Questo avviene anche ad Arezzo. Per interferire e far contare il proprio peso politico il vescovo non ha certo bisogno di una associazione di battezzati. Potremmo citare molti casi di interferenza delle alte gerarchie avvenuti anche sotto la giovane Giunta Fanfani. Ma non è questo quello che ci preme.
Vogliamo sollevare un tema che è rimasto in ombra fino a oggi nel dibattito e che, almeno in teoria, era alla base della convocazione dei politici battezzati nella sede vescovile. Ovvero quello di richiamare la politica a dei valori morali fondamentali per la dottrina cristiana. È su questo che il vescovo ci ha delusi. Ci spieghiamo: siamo nel Natale 2006, che non è stato un anno qualsiasi per la politica ad Arezzo. È l’anno di Variantopoli, con tre consiglieri comunali finiti agli arresti, un sindaco e due assessori su cui si chiede il rinvio a giudizio, lo scioglimento anticipato del consiglio comunale. Insomma ce ne erano di motivi per richiamare i cristiani in politica a essere coerenti con la loro fede specialmente quando sono chiamati ad amministrare la cosa pubblica! Invece su questo: silenzio!
Sarà che avevamo in mente le durissime parole pronunciate negli anni di tangentopoli nel Duomo di Milano dal Cardinal Martini o quelle contro la mafia nella cattedrale di Palermo dal cardinale Pappalardo ma le poche parole pronunciate dal vescovo Bassetti durante una visita pastorale a Cortona non erano parse adeguate alla gravità dei fatti che venivano palesati nella città capoluogo.
Anche perché, purtroppo, nelle ipotesi di reato avanzate dai magistrati, a risultare taglieggiate dai protagonisti di Variantopoli sarebbero state anche proprietà della Chiesa aretina come il seminario vescovile e la casa di cura San Giuseppe.
Questo silenzio, e ce ne dispiace, è il fatto politico principale del discorso e dell’iniziativa assunta dal Vescovo. È questo silenzio che rende possibile avanzare una altrimenti inverosimile proposta di una associazione dei battezzati in politica. Come sarebbe possibile mettere insieme altrimenti cattolici come Bruna Giovannini e Cristiano Rossi che hanno combattuto il malaffare di Variantopoli con gli assessori Rossella Angiolini e Giovanni Chianucci che invece, pur vedendo il conflitto d’interessi che inquinava la vita amministrativa, sono stati silenti e dunque complici politici di quella degenerazione?
O l’eticità vale solo per il corpo delle donne, per impedire che alle coppie di fatto siano riconosciuti diritti di civiltà o che, a dispetto delle proteste della comunità ebraica internazionale, si mantenga una piazzetta che ricorda un periodo cupo e controverso della nostra storia?
Noi siamo abituati a lavorare gomito a gomito con i cristiani che si schierano dalla parte degli ultimi e contro le ingiustizie. Continueremo a farlo. Per questo non crediamo all’idea del Partito Democratico, dove invece che l’incontro tra le forze di sinistra laiche e cristiane si vuole affermare il definitivo abbandono di ogni idea di superamento del capitalismo. Al contrario la costruzione di un altro mondo possibile è per noi la vera sfida rivoluzionaria del XXI secolo.