Home Sport Un’icona dello sport sano: Stefano Baldini, aretino d’adozione

Un’icona dello sport sano: Stefano Baldini, aretino d’adozione

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AREZZO – Tantissimi gli studenti presenti ad ascoltare l’atleta azzurro Stefano Baldini e a guardare le immagini dei suoi trionfi. La presenza dell’oro Olimpico nella maratona è dovuta a due importanti eventi che coinvolgono la nostra città: la concessione della cittadinanza onoraria a Baldini, avvenuta nella seduta del Consiglio Comunale di giovedì 17 maggio, e la sua partecipazione alla 35° edizione della corsa podistica “Scalata al Castello” che si svolgerà domenica 20 maggio. Tra l’altro, la corsa organizzata dalla U.S. Policiano si lega al nome del campione emiliano visto che nell’albo d’oro compare come trionfatore della edizione numero 32.
“Il primo ringraziamento che vorrei fare – ha detto l’assessore allo sport Lucia de Robertis durante la conferenza stampa di presentazione della gara di domenica – è proprio alla Unione Sportiva Policiano per il grande impegno che annualmente mette in campo per organizzare la corsa. Il Comune di Arezzo ha riconosciuto l’importanza sportiva della manifestazione ed entrando nei quadri della società policianese si sforza di garantisce adesso un’adeguata partnership logistica e organizzativa. Certo, la presenza di Baldini, conferisce all’edizione di domenica un pizzico di fascino in più, dovuto anche al fatto che il nostro nuovo concittadino dovrà confrontarsi con atleti africani molto forti tra i quali un algerino in gara alle stesse Olimpiadi.
Un ringraziamento poi desidero estenderlo a tutto il Consiglio Comunale che all’unanimità ha deciso di dimostrare a Stefano Baldini la stima e il riconoscimento incondizionati della città di Arezzo. È importante che i tanti ragazzi presenti oggi considerino Stefano il loro modello di sport pulito, in un periodo in cui questa caratteristica sembra essersi un po’ smarrita. I suoi straordinari obiettivi raggiunti sono frutto di fatica, impegno e probabilmente molte rinunce, quelle che le tanto celebrate star, a cui tutto è concesso, non sembrano in grado di fare”.