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Una nuova gara ed addio a Nuove Acque

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Una nuova gara ed addio a Nuove Acque

AREZZO – “I cittadini di Arezzo e dell’Ato 4 pagano l’acqua più cara d’Italia – afferma Stefano Baldi, consigliere comunale e coordinatore ad Arezzo di Forza Italia. Questo è il frutto di una malsana privatizzazione che ha determinato una gestione insostenibile nei numeri, nelle statistiche, nei costi. E che è stato duramente criticato dagli organismi di controllo nazionale previsti dalla Legge Galli. Senza tralasciare il raffronto con gli altri comuni”.
E Baldi porta a sostegno le analisi formulate recentemente a Castel Focognano dal locale responsabile di Forza Italia, Stefano Zavagli: “ad Arezzo costa 355 euro contro i 99 di Massa ed i 107 di Milano, tanto per citare due esempi. I presunti grandi investimenti di Nuove Acque sono in realtà minimi: Arezzo è penultima in Italia con una media di 25,66 euro per abitante contro i 31 della media nazionale”.
Stufano Baldi non ha dubbi: “questa gestione porta acqua a carissimo prezzo e preleva, in termini di tariffe, sangue ai contribuenti. Ed i gestori dovrebbero riflettere sul fatto che i comitato sorti spontaneamente in questi anni sono traversali alle forze politiche e sociali, a testimonianza di un malcontento diffuso e generalizzato. L’esperienza di Nuove Acque è la testimonianza di una politica, quale quella del centro sinistra, arrogante e vessatoria”.
Sul che cosa fare adesso, Baldi ha le idee chiare: “gli amministratori ed i politici di tutto il territorio hanno adesso il dovere di ascoltare la popolazione e di scegliere nuovi strumenti che nel rispetto del ruolo di sussidiarietà, non portino però ad una pura e semplice ripubblicizzazione del servizio idrico. La soluzione – conclude Baldi – è di chiudere l’esperienza Nuove Acque prima possibile e cioè nel 2008. E di procedere, conseguentemente, ad una nuova gara, visto che nel territorio aretino sono presenti soggetti che si distinguono nei servizi della distribuzione ”.