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Uno “spazio famiglia” per crescere insieme

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Uno “spazio famiglia” per crescere insieme

AREZZO – Sostenere gli adulti per migliorare la vita dei minori. Creare una rete solidale fra servizi e risorse del territorio. Ecco “spazio famiglia”, un luogo di ascolto per famiglie e operatori dell’area socio-educativa che, come sostiene il Vice Sindaco Donella Mattesini “vogliamo riorganizzare per andare meglio incontro alle mutate caratteristiche delle famiglie del nostro territorio. Occorre rafforzare i servizi, promuovere ulteriori attività e creare una rete integrata e strutturata tra tutti i soggetti impegnati a vario titolo in questo delicato settore”.
Una riflessione sull’esperienza fatta e sui percorsi futuri si concretizzerà con il seminario dal titolo “F…attori di promozione e di benessere sociale” organizzato dalla Zona Sociosanitaria aretina per venerdì 19 ottobre alle ore 16 presso l’Auditorium “Aldo Ducci” di via Montetini.
“Questo incontro – prosegue Mattesini – ci servirà a capire meglio la realtà che abbiamo di fronte con un crescente numero di famiglie multiculturali, adottive, famiglie di fatto e affidamenti congiunti in coppie separate. Siamo la prima zona in Toscana ad avere un aumento del numero delle famiglie e una diminuzione dei componenti i nuclei familiari. Molti sono gli anziani soli e oltre 1.700 le famiglie composte da un solo genitore con figli a carico. In questi anni di attività lo “spazio famiglia” ha registrato un forte aumento delle richieste di sostegno e stiamo ripristinando anche l’ambito per l’abuso ed il maltrattamento”.
Spazio famiglia si occupa di sostegno alla genitorialità, della mediazione familiare, dell’affidamento, dell’adozione e dispone di spazi protetti che, su mandato del Tribunale, consentono visite tra parenti e bambini.
“I conflitti familiari – ricorda Valter Bondi, Vice Presidente della Zona Sociosanitaria – sono determinati sia da questioni generazionali che dai ritmi frenetici dei componenti i nuclei familiari che a volte fanno perdere di vista gli aspetti relazionali. Occorre quindi rivedere il servizio dello “spazio famiglia” che ha un’importante valenza nella zona e deve offrire una maggiore tutela per tutti attraverso una serie di protocolli da sottoscrivere tra i diversi attori sociali”.
Impegni condivisi quindi con Prefettura, Asl, Provveditorato, dirigenti scolastici, medici, pediatri, ordine degli avvocati, utili a superare la discrezionalità dei rapporti tra i singoli operatori e in grado di offrire una rete strutturata al servizio delle famiglie.