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WWF: Arno, l’autostrada della vita

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WWF: Arno, l’autostrada della vita

AREZZO – L’Autorità di Bacino del fiume Arno diventa protagonista del programma dell’Ecoregione Mediterraneo centrale con la sottoscrizione della convenzione per la Conservazione Ecoregionale.
La convenzione intende salvaguardare le funzioni ecologiche dell’ecosistema fluviale promovendo l’uso compatibile delle risorse ad esso collegate. Da oggi in poi prenderanno il via, quindi, tutta una serie di azioni sinergiche che porteranno il WWF a fornire documentazione e supporti tecnici per il governo del bacino idrografico e per realizzazione di interventi legati alla tutela della biodiversità.

“Non possiamo più privarci del ruolo ecologico dei corsi d’acqua, che a causa della cancellazione e della frammentazione di molti habitat naturali, sono divenute le ‘autostrade della vita’, che garantiscono la presenza e la diffusione sul territorio di fiori, pesci, uccelli, insetti, oltre che di diversi mammiferi.” – dichiara Fulco Pratesi Presidente del WWF –“La salvaguardia di un fiume e del suo bacino non è più solo difesa del suolo e gestione dell’acqua, ma anche interventi e regole per salvaguardare e favorire l’importantissima funzione ecologica che ogni corso d’acqua svolge. L’approccio ecoregionale tiene ben presenti tutte queste funzioni, e questa dà la misura dell’importanza della sottoscrizione della convenzione”.

“La collaborazione con il WWF è estremamente utile per darci strumenti e conoscenze per affrontare in maniera efficace una delle sfide che l’Autorità di bacino è impegnata a sostenere.”– ha commentato Giovanni Menduni, Segretario Generale dell’Autorità di bacino – “Per questo siamo molto soddisfatti della firma di questa convenzione con il WWF per la tutela della biodiversità.”

Con questa firma, il WWF prosegue nel suo impegno per la promozione in Italia della Conservazione Ecoregionale per l’Ecoregione Mediterraneo Centrale, che gode del supporto di oltre cento scienziati e conta su 33 partner istituzionali e tecnici tra cui Ministero dell’Ambiente e Corpo Forestale dello Stato. Si tratta di un nuovo metodo di lavoro incentrato sulla partecipazione delle comunità locali alla gestione sostenibile del territorio e delle aree naturali protette e sulla definizione di piani di azione delle aree prioritarie individuate dai processi di conservazione ecoregionale.