Home Cultura e Eventi Cultura 266mila euro investiti in tre anni per il patrimonio culturale

266mila euro investiti in tre anni per il patrimonio culturale

0
266mila euro investiti in tre anni per il patrimonio culturale

AREZZO – Investire nel patrimonio artistico del territorio. E’ questa la scelta che la Provincia di Arezzo ha compiuto ormai da alcuni anni e che ha visto, dall’inizio della legislatura ad oggi, il finanziamento di 59 interventi di restauro di opere d’arte con un finanziamento complessivo di 266mila euro. La scelte delle opere, sulle quali intervenire, viene compiuta ogni anno sulla base del lavoro di una commissione di esperti della Soprintendenza, come hanno spiegato in una conferenza stampa il Presidente della Provincia, Vincenzo Ceccarelli, l’Assessore alla cultura, Emanuela Caroti e la Soprintendente di Arezzo, Vittoria Garibaldi. "Quella del recupero di queste opere – ha affermato Ceccarelli – è un’idea che non attiene soltanto all’ambito culturale e scientifico, ma anche a quello affettivo perché spesso sono un punto di riferimento per intere comunità e rischiano di andare perdute. Nella maggior parte dei casi si tratta di cofinanziamenti, perché con questi interventi intendiamo anche fare da volano per altri enti e istituzioni coinvolgendoli nei restauri". Nel 2008 gli interventi saranno 16 per 65mila euro di investimenti. "Abbiamo scelto opere legate all’arte dei Della Robbia, in vista della grande mostra in programma a fine anno", ha annunciato l’Assessore Emanuela Caroti. In particolare sono previsti restauri delle ceramiche robbiane a Mercatale Valdarno, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Pieve Santo Stefano, Civitella, Sansepolcro e Bibbiena. "Voglio sottolineare la collaborazione forte e profonda in atto tra Provincia e Soprintendenza – ha sottolineato la dottoressa Vittoria Garibaldi – e riaffermare la nostra totale disponibilità per questo progetto, anche nella ricerca di ulteriori finanziamenti. Devo anche dire che il territorio aretino ha caratteristiche davvero peculiari ed è un vero e proprio museo diffuso il cui patrimonio va tutelato e valorizzato, così come avviene con questa iniziativa", ha concluso la Soprintendente.