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A Moggiona “I miti” di Amalia Ciardi Duprè

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AREZZO – Moggiona è un piccolo e antico borgo casentinese adagiato a mezza costa sul terminale di una valle che – immersa nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna – guarda sul castello di Poppi.

Gli ultimi mille anni della sua vita si legano al rapporto – funzionale, ma soprattutto spirituale – con uno dei punti nodali della grande tradizione dominicana europea, Camaldoli.

“Atena, un Parco per l’anima” è un ambiziosissimo progetto di valorizzazione che offre la sua apertura ufficiale sabato 2 agosto con l’inaugurazione della mostra di Amalia Ciardi Duprè, uno dei rappresentanti più significativi della scultura contemporanea europea. Rara rappresentante femminile in un’arte che richiede grande forza fisica, sarà alla direzione artistica di un progetto che vede a fianco l’ente di gestione dell’area protetta, l’associazione Arte-Mide, il Comune di Poppi, un’attivissima pro-loco e un gruppo di sostenitori privati.

La Duprè, realizzerà un itinerario dislocando una selezione delle sue opere migliori – sei grandi bronzi monumentali, cinquanta sculture e venti disegni (di proprietà dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che le mette a disposizione gratuitamente), lungo le vie del paese.

“E’ un progetto di valorizzazione eccezionalmente ricco di potenzialità che può diventare un volano di sviluppo economico non solo per il paese, ma anche per il Parco nel suo complesso. Il paese di Moggiona – anche grazie al supporto concreto di molte realtà economiche toscane – potrà diventare un vero e proprio museo d’arte contemporanea diffuso sul territorio” ha dichiarato Luigi Sacchini, Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

“Si può spaziare dalla natura all’ambiente, alla sacralità dei luoghi, Camaldoli e La Verna, che il Parco Nazionale ospita – continua Grazia Tonioni, presidente dell’Associazione Arte-Mide, già protagonista di grandi progetti di valorizzazione – il programma è legato all’arte e alla cultura e prevede la realizzazione di una scuola d’arte, di un grande simposio sulla scultura su pietra nell’aprile 2009, corsi di acquerello, pittura ad olio, grafica, scultura in terracotta; laboratori di scultura in cemento con formatura di gesso, gettata di cemento e formatura, ceramica dipinta, dizione drammatizzata e mimo. Durante l’anno si potranno organizzare incontri e dibattiti, sviluppando l'idea di un parco dell’anima, inteso come luogo di pace e serenità.”

Amalia Ciardi Duprè sviluppa una riflessione sul rapporto tra arte e fede densa di un impegno sociale instancabile. E’ erede di una tradizione di scultori che annovera tra le sue fila il celebre scultore fiorentino Giovanni Dupré (l’artista è sua pronipote).
La sua poetica, dalla sintesi fra i canoni della scultura italiana antica e le innovazioni dell'umanesimo rinascimentale donatelliano, approda, attraverso la lezione di Arturo Martini, Marino Marini e Giacomo Manzù, ad una tecnica di riproduzione del movimento classica, lineare e morbida che fa suoi alcuni dei canoni dell’espressionismo.
L’artista ha recentemente presentato alcune sue opere in Vaticano e ha realizzato sculture monumentali per ordini religiosi (vallombrosani, rogazionisti, cappuccini), rappresentativi di padri spirituali, fondatori e santi, dimostrando di padroneggiare la ritrattistica con sorprendente verosimiglianza psicologica.

Sue opere sono esposte nelle maggiori città del mondo.