Home Cultura e Eventi Cultura A settembre a Rondine musica klezmer e musica classica

A settembre a Rondine musica klezmer e musica classica

0

Nel mese di Settembre Rondine Cittadella della Pace sarà invasa dalla musica: da giovedì 4 a sabato 6 settembre infatti la ‘Maxmaber Orkestar' di Trieste terrà un workshop su musica klezmer e balcanica.
Rivolto a giovani musicisti di vari livelli, il suo scopo è far scoprire agli allievi i ritmi, i suoni e le emozioni della musica klezmer e balcanica, dalla Bosnia alla Macedonia alla tradizione rom. Klezmer è un genere musicale di tradizione ebraica suonato in occasione di feste o semplici episodi di vita quotidiana, in grado di esprimere sia gioia sia sofferenza e malinconia. Nato nell'Europa dell'Est circa cinque secoli fa come "musica di strada", oggi è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo proprio in virtù delle sue origini molteplici ed eterogenee.
Il workshop si concluderà sabato 6 settembre alle 21,15 con un concerto a Rondine aperto al pubblico della Maxmaber Orkestar. Di formazione musicale italo-bosniaca, questo gruppo nasce nel 2003 a Trieste, città che da sempre rappresenta un luogo di scambio e di contaminazione tra genti e culture diverse, porta naturale, spesso appena aperta ma mai del tutto chiusa, tra Oriente ed Occidente. Voci, fisarmonica, sax soprano, chitarra acustica, cajon, darabuka, violino e contrabbasso, trascineranno gli ascoltatori, spesso inconsapevoli e ignari passanti di vie, piazze e marciapiedi, in un viaggio attraverso la tradizione popolare del Mediterraneo e dell'Europa orientale. Il klezmer della cultura yiddish, la musica Rom e balcanica, in particolare le sevdalinke bosniache e i canti macedoni, fino alla Grecia, al Sud Italia e al Maghreb. Musiche in cui la gioia e la malinconia si intrecciano indissolubilmente, dove la festa è bisogno di scambio e conoscenza, musica per umanità in viaggio.

Sempre musica, ma flauto e pianoforte per la settimana che va da lunedì 15 a sabato 20 settembre con gli appuntamenti di “musica, ambiente, culture: diversi linguaggi per un unico pianeta”. Un seminario, un convegno, incontri e due concerti con un unico filo conduttore: arte come strumento per non dimenticare i mali della guerra e riflettere sui disastri umani e ambientali generati dai conflitti.
La settimana è ideata e condotta dalle musiciste e docenti Federica Lotti (conservatorio di Venezia) e Maria Teresa Carunchio (conservatorio di Firenze) che coinvolgeranno molti ospiti.
Entro il 7 settembre è ancora possibile iscriversi al seminario internazionale di flauto e pianoforte che avrà luogo a Rondine con Lotti e Carunchio e la partecipazione di Antonio Trudu, musicologo e docente di storia della Musica moderna e contemporanea all'Università di Cagliari. La sera di venerdì 19 settembre il corso si concluderà con un concerto degli allievi a Rondine aperto al pubblico.
Sempre venerdì 19 è previsto alle 17 un convegno sul legame tra musica, ambiente e paesaggio e su come la loro tutela può diventare una forma di attenzione ai problemi generati dai conflitti umani. Parteciperanno Nadia Breda (docente di antropologia all’Università di Firenze), Emilio Marengo (docente di chimica analitica presso l’Università del Piemonte orientale) e Francesco Vallerani (docente di geografia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia).

Exit mobile version