AREZZO – 12 milioni di metri cubi oggi, 30 milioni di metri cubi in futuro. Aato 4 e Nuove Acque si sono garantite la risorsa idrica grazie ad una convenzione con l’Ente Irriguo Umbro Toscano. L’acqua è quella dell’invaso di Montedoglio, peraltro già utilizzata nel territorio dell’Ato 4. “Si tratta di un riconoscimento anche formale – precisa Dario Casini, Presidente dell’Autorità di Ambito. E’ una convenzione che chiarisce, anche in rapporto alla Regione Umbria, l’utilizzazione dell’acqua del Tevere da un impianto, appunto quello di Montedoglio, che è nel nostro territorio. Ed alla convenzione si è giunti dopo un costante confronto del quale, nel corso delle assemblee dell’Aato, sono stati puntualmente informati i Sindaci”.
La seconda firma in calce alla convenzione è quella di Paolo Ricci, oggi Presidente di Nuove Acque ma che nel 1998, in qualità di Sindaco di Arezzo, aveva firmato la prima convenzione con l’allora Ente Irrigazione. “Adesso – commenta Ricci – regolamentiamo in maniera definitiva l’utilizzazione dell’acqua di Montedoglio fino ad un livello massimo, nei prossimi anni, di 30 milioni di metri cubi. Nuove Acque ha così un diversificato sistema di approvvigionamento rappresentato da Tevere, Arno, sorgenti e pozzi”.
Terza firma è quella di Diego Zurli, Direttore dell’Ente Irriguo Umbro Toscano: “è una convenzione che nasce dal buon lavoro condotto negli anni passati e dalla volontà di dare una seria risposta al problema della disponibilità di acqua per usi idropotabili. Non dimentichiamo che quest’anno la piovosità è stata del 40% inferiore a quella dell’anno precedente. Ed un calo analogo si era registrato anche l’anno prima. Siamo quindi di fronte ad una situazione di difficoltà”.