Home Nazionale Afghanistan, pericolosi i legami tra Talebani e narcotraffico

Afghanistan, pericolosi i legami tra Talebani e narcotraffico

0

BRUXELLES – Sono sempre di più i guadagni provenienti dal narcotraffico fondato sull'oppio afgano che affluiscono nelle tasche dai Talebani. A denunciare la minaccia crescente dovuta al legame droga-soldi-potere e a chiedere delucidazioni su come l'Europa intenda muoversi in merito sono stati , con un'interrogazione alla Commissione Europea e al Consiglio Ue, gli eurodeputati Stefano Zappalà, Giuseppe Gargani e Marcello Vernola (Pdl-Forza Italia) e il collega tedesco della Cdu Klaus-Heiner Lehne.
L'Afghanistan, si legge nell'interrogazione, è il più grande produttore di oppio al mondo. Dall'invasione sovietica nel 1979, i narcotici rappresentano il settore chiave dell'economia nazionale, che dipende per il 40-60% dal commercio di oppio, e i proventi di questo traffico aiutano a finanziare i gruppi talebani e terroristi. Ma non è tutto. Secondo i tre parlamentari, ''la difficile situazione dell'Afghanistan fa sì che buona parte della popolazione afgana non sostenga più il governo'' il che ''si trasforma in una buona opportunità per i Talebani i quali godono di forte sostegno all'interno del Paese guidato da Hamid Karzai, ma anche all'esterno''.
Il problema è, si legge ancora nell'interrogazione, che "i Talebani hanno denaro e potere''. Le armi e soldi arrivano dall'Iran, dalla Russia e dal Pakistan, e, secondo alcune fonti internazionali, un ruolo importante potrebbe avere la 'piazza' di Dubai. I Talebani finanziano le proprie attività con l'oppio e quasi "tutte le entrate provenienti dall'oppio finiscono nelle tasche dei Talebani e di al Qaeda''.
Gli estremisti, spiegano gli eurodeputati, sono riusciti a stabilire reti di trafficanti in tutto il Paese, anche nelle province settentrionali e del nordest, e attraverso queste reti arrivano nei Paesi dell'Asia centrale. ''Il problema principale per l'Afghanistan è quello della sicurezza, quindi anche delle sue lunghe e porose frontiere. Il lungo e non controllato confine tra l'Afghanistan, il Pakistan, l'Iran e il Tajikistan rende l'Afghanistan vulnerabile al traffico di droga''.
I tre parlamentari di Bruxelles si chiedono dunque, dato l'impegno dell'Ue nella ricostruzione del Paese, ''come il Consiglio intenda rafforzare la lotta contro il narcotraffico e in che modo intende farlo'', mentre alla Commissione chiedono se abbia "intenzione di contribuire al rafforzamento della lotta contro il narcotraffico e in che modo intende intervenire''.