Home Cronaca Allarme incendio al San Donato di Arezzo

Allarme incendio al San Donato di Arezzo

0
Allarme incendio al San Donato di Arezzo

AREZZO – Erano circa le 11,30 quando gli operatori dei reparti di degenza di Urologia e Nefrologia – collocati al terzo piano del IV settore – hanno notato del fumo proveniente da un vano ascensore a metà strada tra i due reparti. E' stato subito dato l'allarme e chiesto l'intervento dei vigili del fuoco.
Nel frattempo, preoccupati per il fumo che si stava propagando nei locali, infermieri e medici dei due reparti si sono adoperati – come per altro previsto dalle procedure di sicurezza – per allontanare i 22 pazienti ricoverati, ricollocandoli in altre aree di degenza (Day Surgery e medicina d'urgenza).
L'immediato intervento dei vigili del fuoco, giunti sul posto nel giro di pochissimi minuti, ha fatto si che le dimensioni dell'incendio restassero minimali. Alla fine, fortunatamente, non è stato riscontrato nessun danno alle persone ed alle attrezzature.

"Riteniamo – afferma il direttore sanitario Luca Bianciardi – che si sia trattato di un fatto accidentale. Comunque sia, noi lo consideriamo come un 'evento sentinella' ed abbiamo attivato un Commissione di Valutazione interna con il compito di fare una indagine approfondita su quanto accaduto. Nel frattempo, il vano ascensore rimarrà chiuso e inagibile proprio per consentire che la commissione possa fare chiarezza su quanto accaduto.
Da sei mesi – prosegue Bianciardi – stiamo effettuando esercitazioni mensili di protezione civile in tutti i nostri presidi. L'ultima risale alla settimana scorsa e simulava proprio l'incendio all'interno di un reparto e vedendo il modo encomiabile in cui si sono comportati oggi gli operatori si è trattato sicuramente di una buona iniziativa."

Nel pomeriggio è stata avviata la pulizia dei reparti, ma i pazienti non potranno rientrare nelle rispettive degenze prima di alcuni giorni, perlomeno sino a quando non sarà stata effettuata una verifica post-bonifica sul totale ripristino dei locali che la Ausl ha richiesto – come ulteriore elemento di garanzia per degenti ed operatori – ad un laboratori specializzato della Ausl di Siena.