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Altroconsumo: è necessario combattare il peso dell’infanzia

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Altroconsumo: è necessario combattare il peso dell’infanzia

ITALIA – L’Italia detiene il triste primato europeo del numero di bambini sovrappeso o obesi: quasi 4 su 10 – tra i 6 e i 9 anni – pesano troppo.
Obesità e sovrappeso sono ormai emergenze mondiali, grazie al cibo spazzatura e al bombardamento pubblicitario. I Governi iniziano a preoccuparsi e a correre ai ripari. Ma il consumo di cibi grassi, zuccheri e alimenti troppo salati non sembra arrestarsi, anzi. Per questo Altroconsumo, insieme a Consumers International, l’organizzazione mondiale delle principali associazioni di consumatori, dedica il 15 marzo – la giornata mondiale dei consumatori – al tema dell’obesità infantile.

Contro la pubblicità che ingrassa
Il 15 marzo sarà presentato un codice internazionale di autoregolamentazione sulla pubblicità di alimenti e bevande destinate ai più piccoli. I bambini sono i più vulnerabili al pressing televisivo: la pubblicità di cibi ricchi di grassi, zucchero e sale ha un impatto diretto sulle loro scelte e sulla loro salute. Il problema non è nuovo: già nel 2005 Altroconsumo ha denunciato al Governo e all’Autorità per le Comunicazioni l’abbuffata di spot a cui i più piccoli (e non solo) sono sottoposti. Le fasce cosiddette “protette”, ovvero quelle destinate ai bambini, si sono dimostrate un ricettacolo di messaggi scorretti e poco salutari sotto il profilo nutrizionale. Tra gli spot, al primo posto, due volte su dieci troviamo prodotti come biscotti, merendine e altri alimenti ricchi di grassi e zuccheri

La razione di zuccheri aggiunti da consumare giornalmente non dovrebbe superare i 10 cucchiaini o zollette, ma non è raro trovare prodotti che, con una sola porzione, coprono metà della razione giornaliera consigliata. Con un bicchiere di bibita gasata si ingeriscono più di 5 zollette di zucchero.
Non è solo questione di ingredienti. Anche le porzioni extralarge giocano la loro parte nel problema obesità. Gli alimenti confezionati sono venduti in porzioni sempre più grandi. A questo si aggiunge il fatto che ormai si fa pochissima attività fisica.

La giornata dedicata al problema dell’obesità infantile ha lo scopo di prevenire i danni alla salute, ma anche le conseguenze economiche e sociali legate al consumo di cibi ipercalorici. Prevenzione, dunque, anzitutto.
A partire dai più piccoli che devono essere indirizzati verso un’educazione alimentare e uno stile di vita salubre. Anche in modo divertente: Altroconsumo da oggi mette on-line sul proprio sito www.altroconsumo.it il gioco interattivo per bambini per riconoscere la pubblicità che ingrassa.

Cosa fanno gli altri Paesi
Il primo ministro inglese Gordon Brown ha recentemente proposto di dare un incentivo monetario alle persone che decidono di mettersi a dieta, prendendo spunto da un riuscito esperimento condotto oltreoceano, negli USA.
Proprio negli Stati Uniti, dove le abitudini alimentari sono meno salubri che nel nostro Paese, la Food and Drugs Administration corre ai ripari con spot-cartoon per educare anche i più piccoli alle lettura delle etichette e promuovere le buone abitudini alimentari.
In Francia, da circa un anno, su etichette e pubblicità di cibi calorici come merendine, bibite e alimenti precotti sono presenti avvertimenti come “i cibi grassi fanno male” o “non spiluccate fuori pasto” e così via, sulla falsariga di quelli che da più tempo campeggiano sui pacchetti di sigarette e sugli alcolici. I produttori che non rispettano le nuove regole rischiano sanzioni economiche pesanti.

Consigli per le mamme:
– Le mamme spesso sono ansiose e pensano che un bambino che mangia molto sia più sano. A contrario, non insistete quando il bambino non ha fame, moderate le porzioni, non premiatelo con il cibo.
– Non tenete in casa i cibi-tentazione (bevande gassate e succhi di frutta, patatine, merendine e cioccolata) e sostituiteli con gli alimenti giusti (acqua, tè, frutta fresca, pane e fette biscottate integrali, yogurt).
– Abituate il bambino a tre pasti regolari: una colazione sostanziosa, un pranzo e una cena, intervallati da uno spuntino leggero a metà mattina (l’ideale è un frutto) e una merenda il pomeriggio (un frutto o uno yogurt, una piccola quantità di pane).
– Eliminate o riducete i piatti più elaborati (in particolare i fritti) e proponete ogni giorno frutta e verdura cotte o crude; riducete i condimenti; preferite piatti preparati in casa a quelli acquistati pronti.
– Stimolate il bambino ai giochi all’aperto e all’attività fisica. Non accompagnatelo regolarmente in macchina, ma abituatelo a camminare ogni volta che è possibile.
– Limitate il più possibile i consumi fuori casa, soprattutto nei fast food.
– Date il buon esempio in famiglia.

Mangiare sano e informati: queste le richieste di Altroconsumo:
L’eliminazione delle macchinette distributrici di merendine e bibite gasate e zuccherate da scuole, ospedali e luoghi di ritrovo per bambini;
bando delle pubblicità televisive di alimenti troppo ricchi di grassi, zuccheri e sale durante le trasmissioni seguite dai bambini;
divieto di qualsiasi forma aggressiva di marketing rivolto ai bambini;
etichettatura nutrizionale obbligatoria su tutti i prodotti alimentari seguendo uno schema di facile comprensione;
controllo dei prezzi degli alimenti alla base della dieta mediterranea;
inserimento dell'educazione alimentare e nutrizionale nei programmi scolastici in maniera significativa.