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Ancora morti sul lavoro! Ancora!ed Ancora!Fino quando?

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Ancora morti sul lavoro! Ancora!ed Ancora!Fino quando?

AREZZO – A Molfetta provincia di Bari, ancora morti sul lavoro,la tragedia cinque decessi,per la ripulitura di una cisterna contenente ZOLFO.Come può essere di nuovo accaduto? In un paese L’Italia, dove quasi da un anno oramai a questa parte non si fa altro che parlare di morti sul lavoro,l’attenzione a questa piaga è oramai altissima. I motivi a ben guardare purtroppo ci sono, e sono sotto gli occhi di chi vuole essere un osservatore appena un poco attento. Analizziamo i fatti di Molfetta, una piccola azienda per la ripulitura delle cisterne, però composta dal titolare che è persona esperta in quel settore. Il resto del personale non lo è per niente,quattro dipendenti, uno occasionale, un altro assunto da un mese, infine per gli ultimi sono in forza alla azienda da circa otto mesi. Il primo si cala senza maschera ad ossigeno nella cisterna,perde i sensi,qui purtroppo si innesca per gli altri disgraziati, in una gara alla generosità una serie di errori GRAVISSIMI,infatti si calano tutti nel tentativo di soccorrere, nella cisterna,da qui in poi il decesso è sicuro. Anche in caso di recupero i danni ai polmoni sarebbero stati estremamente gravi. IL PROBLEMA è PROPRIO QUESTO, NON SI INVESTE IN SICUREZZA, IN FORMAZIONE ED INFORMAZIONE, CHE INSIEME HANNO UN SOLO NOME PREVENZIONE. Fino quando le aziende non si convinceranno che investire in prevenzione non rappresenta un costo ma un investimento, il problema della sicurezza ci sarà sempre. Inoltre lo dice il testo unico, che finalmente sta per divenire legge, che le aziende che spendono in formazione, possono detrarre i costi dalle tasse. Un aspetto della legge,che và recuperato ed incentivato sono i controlli e le sanzioni, senza però battere solo questa strada,dimenticandosi l’obbiettivo della formazione. Ciò che a noi sembra estremamente grave, è la posizione espressa dalla Confindustria, la quale per bocca del suo Vicepresidente, ha espresso riserve sull’aspetto del testo unico che riguarda le sanzioni. Cosa vogliono questi signori? Eludere le spese sulla sicurezza, con poi l’impunità in caso di incidenti mortali per loro colpa?. VOGLIONO IN PAROLE POVERE LA LICENZA DI UCCIDERE? CHE SI VERGOGNINO PER LE DICHIARAZIONI FATTE. Vogliamo menzionare anche se con la sicurezza non c’entra niente di come nelle televisioni oramai si gestisce l’informazione o meglio la disinformazione. Mentre in un canale rai, andava in onda il servizio dell’incidente, con tutto il carico di tragicità: in un altro canale rai vi era un nobile principe italiano che si vantava di avere acquistato una sciarpa bellissima che lui aveva pagato 1270 euro ed era tanto soddisfatto, ciò era inserito in un servizio sulla mancanza di crisi di acquisti di beni di lusso. Per carità, il nostro principe può tenersi la sua bella sciarpina, e può essere ben felice di non essere costretto a calarsi dentro ad una autocisterna, doverla pulire per vivere.BEATO LUI E LA SUA SCIARPA; PER IL NOSTRO MODO DI VEDERE LA SOCIETA’UNO DEI DUE E’inserito in un contesto sbagliato indovinate quale?

PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI MONTEVARCHI
Marzo2008