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Ancora Play Arezzo Arte Festival

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Ancora Play Arezzo Arte Festival

AREZZO – Una settimana di eventi, più di 60 appuntamenti, con oltre duecento artisti coinvolti: la seconda edizione di PLAY Arezzo Art Festival conclude stasera, domenica 27 luglio, la sua maratona fra le arti di ogni genere. Al Prato della Fortezza Medicea, l’apertura del main stage è riservata ai Kultur Shock, che dopo ben 7 tour in Europa, tornano in Italia con tutta la loro energia, in pieno stile gispsy-punk. E dopo di loro, uno degli appuntamenti più attesi dell’intero festival: Max Gazzé, Carmen Consoli e Goran Bregovic. Tre artisti che si conoscono molto bene, grazie a svariate collaborazioni, che si alterneranno sul palco per una serata che già si annuncia indimenticabile. Di scena anche gli ultimi tre finalisti del concorso PLUG and PLAY: Sleeve, Venia e Vandermars.

Per la sezione PLAY Theatre, alle 19.00, lo spettacolo vincitore della rassegna teatrale Messaggi 2008, “Gioia – Nuova Creazione 2008”, portato in scena dal Liceo Scientifico e dall’Itc Galileo Galilei di Poppi, nel cortile di Palazzo Comunale. Alle 21.30, la Compagnia Sud Costa Occidentale porterà in scena, nel Teatro Pietro Aretino, “Il Festino” di Emma Dante. Sul palco Gaetano Bruno, per una storia al margine, di un uomo schizzofrenico, che passa le sue giornate insieme alle scope dello sgabuzzino. Al centro della scena, la pazzia e la disabilità mentale. Concluderà il cartellone di PLAY Theatre la Compagnia Diesisteatrango con “La Commedia della Selva Oscura”, sempre nel cortile del Palazzo comunale, alle 22.30.

In piazza San Francesco, per la sezione Word PLAY, l’attenzione si sposta sui diritti umani, il dialogo tra popoli, la solidarietà: alle 17.30 Stefano Cera di “Italians for Darfur”, presenta il libro “Le Sfide della Diplomazia Internazionale” sul conflitto nel Darfur, l'escalation della questione cecena: i sequestri di ostaggi del Teatro Dubrovka e della Scuola di Beslan. Subito dopo, alle 18.30, Marcello Villella e Leopoldo Lombardi, presenteranno “Uno su Mille ce la Fa”, una sorta di manuale for dummie per conoscere ogni lato della professionalità di un musicista, dagli aspetti legali, fino a quelli più artistici. Alle 19,00 un ospite d’eccezione per chiudere la sezione letteratura, Vauro, che racconterà la storia di “Kualid, che non riusciva a sognare”, una favola moderna di un bambino afghano che vive alla periferia di Kabul dominata dai talebani, che di notte non riesce a sognare mentre di giorno la sua fantasia va lontano.

“Sotto lo stesso cielo del Mediterraneo: dialogo tra Oriente e Occidente” è il titolo della tavola rotonda organizzata da Rondine Cittadella della Pace. Il confronto tra le diverse civiltà che si affacciano sul Mediterraneo, per cercare di capire cosa unisce e cosa divide questi due mondi a volte in contrasto eppure accomunati da un unico grande mare, storica rotta di commerci ma anche di intensi scambi culturali e umani. Interverranno Francesco Zannini, docente di Islam contemporaneo e teologia islamica presso il Pontificio istituto di studi arabi ed islamistica (Pisai) di Roma; Ali Hussein Hassoun, artista italo-libanese; Yossi Bar, giornalista israeliano e segretario generale della Stampa estera in Italia. Moderatore del dibattito è Luigi Spallacci, presidente della Commissione diocesana di Arezzo per l’ecumenismo e il dialogo inter-religioso (ore 20.00-Piazza San Francesco).

Nel frattempo, in giro per il centro storico della città, i buskers: Marzia Reggia, Simone Solazzo e la sua Gipsy Guitar, insieme agli Sciacchetrà Street Band e gli Street Clercks, che trasformeranno la città in un grande teatro all’aperto.
In piazza Grande, dalle 16.00, il Nuovo Gruppo Astrofili di Arezzo, organizza un’osservazione del cielo diurno.