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Antenna di via Cagli

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Antenna di via Cagli

La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha dato ragione al Comune di Arezzo che si era opposto a Telecom Italia per la realizzazione dell’antenna di telefonia mobile che la società aveva intenzione di sistemare in via Cagli.
“Davide ha sconfitto Golia – ha affermato stamani il Sindaco Giuseppe Fanfani. Adesso abbiamo un maggior margine di tempo per affrontare, insieme ai cittadini, il problema della localizzazione delle antenne. Il nostro nuovo Regolamento ci aiuterà. Il risultato che abbiamo ottenuto in sede di Tar è il frutto dell’azione congiunta di Comune e cittadini”.
Telecom Italia aveva ottenuto inizialmente il permesso di costruire, con il Comune “obbligato” a questo dal decreto Gasparri, ma dinanzi alla realizzazione dell’antenna da parte di Telecom in posizione difforme rispetto a quanto contenuto nell’autorizzazione, ancora l’amministrazione aveva emesso prima un’ordinanza di sospensione dei lavori, successivamente un’ordinanza, la 1018 del 18 settembre scorso, con la quale veniva ingiunta la demolizione delle opere già realizzate. Dinanzi alla presa di posizione del Comune, la Telecom era ricorsa al TAR per ottenere l’annullamento dell’ordinanza. Il TAR ha respinto l’istanza della società di telefonia ritenendo tra l’altro che a favore di quest’ultima non sussistano perfino “sufficienti elementi di fumus boni juris”, ovvero sommari elementi giuridici a favore.
Prosegue a questo punto l’impegno del Comune di Arezzo, coerentemente con il nuovo regolamento per le antenne approvato di recente dal Consiglio Comunale, per trovare una sistemazione alternativa che risponda a un equilibro tra le esigenze tecniche della compagnia telefonica e la salute dei cittadini comunque da privilegiare.