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‘Anziani più poveri e più soli’

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AREZZO – “Il reddito, la salute, il rapporto con il territorio”. Queste sono le priorità individuate da CNA Pensionati Arezzo. “Per quanto riguarda i redditi – afferma il Presidente Giuseppe Valenti – vediamo ridurre giorno per giorno il nostro potere di acquisto. La manovra approvata dall’attuale Governo, con l’introduzione della card per i soggetti che versano in condizioni di maggior disagio economico e i connessi sconti, per risorse impegnate, per estensione dei soggetti agevolati e per la sua effettiva fruibilità, non sembra poter risolvere l’emergenza di una parte preponderante di anziani che non ce la fanno più a condurre un’esistenza dignitosa”.
Legata alla questione del redditi dei pensionati, un’altra rivendicazione è quella della parificazione degli assegni familiari degli ex lavoratori autonomi all’assegno per il nucleo familiare che viene erogato agli ex lavoratori dipendenti. “Si tratta di una questione di principio – specifica Valenti – che non comporta grandi spese aggiuntive per lo Stato, ma che è coerente con un disegno di eguaglianza dei cittadini, specie dopo il progressivo trasferimento a carico dello Stato della contribuzione per pagare i trattamenti di famiglia”.
La questione sanitaria e socio-assistenziale non è stata ancora affrontata con la dovuta decisione. In un quadro che ha visto nelle ultime due finanziarie crescere gli stanziamenti e i fondi destinati alla famiglia, alla non autosufficienza, all’infanzia e alle politiche giovanili, alcune decisioni hanno praticamente paralizzato l’utilizzo di queste risorse nazionali e delle cospicue risorse aggiuntive destinate dalle regioni alle fasce sociali deboli.
“La prima necessità riguarda l’approvazione della legge nazionale per la non autosufficienza e di rendere utilizzabili le risorse messe a disposizione dal Fondo Nazionale per la non autosufficienza con la Finanziaria 2007 e incrementate nel 2008. La seconda è la creazione di una rete di servizi socio-assistenziali sul territorio in grado di rispondere in modo integrato ai bisogni di assistenza dei cittadini deboli. Il sistema sanitario va poi confermato nella sua universalità e gratuità e deve essere adeguatamente finanziato: la salute dei cittadini deve essere prioritaria e la partecipazione alla spesa deve essere tale da tutelare i più deboli. L’accesso al servizio pubblico deve essere garantito qualificando i servizi e rimuovendo tutti gli ostacoli, come le liste di attesa, che penalizzano specialmente i cittadini meno abbienti e coloro che hanno più bisogno di assistenza, quali gli anziani”.
CNA Pensionati è infine fortemente critica e preoccupata per i tagli dei finanziamenti ai Comuni e alle Regioni, perché questo si traduce, come già è avvenuto in passato, in minori servizi erogati e in aumento della pressione fiscale a livello locale.
“Il forte invecchiamento della popolazione – conclude Valenti – colloca i problemi degli anziani tra le priorità da affrontare. Essi chiedono la garanzia di poter mantenere una condizione dignitosa, di poter usufruire della necessaria mobilità, di poter restare anche da vecchi nella casa di abitazione per affermare il diritto a continuare la propria esistenza in un territorio in cui hanno trascorso la maggior parte della vita lavorativa”.