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Approvato in Provincia l’accordo sulla tutela delle acque

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AREZZO – Approvato a maggioranza dal consiglio provinciale l’accordo di programma tra la Regione Toscana, le Province, gli AATO ed i gestori del servizio idrico integrato per l’attuazione di un programma di interventi nel settore fognatura e depurazione finalizzata alla tutela delle acque. Ad illustrare l’argomento è stato l’Assessore provinciale all’ambiente Andrea Cutini, che ha ricordato l’iter lungo e complesso che ha portato alla definizione dell’accordo, che è a livello regionale. "La Provincia ha costituito due gruppi tecnici, uno per ogni AATO, che ha individuato gli interventi prioritari per il territorio indicando per ognuno di questi le risorse necessarie, i tempi di realizzazione ed i risultati in termini ambientali. E’ stato quindi prodotto un quadro conoscitivo che rappresenta un patrimonio di indubbio rilievo che oggi ci consente di portare in approvazione un programma di interventi che, grazie al finanziamento della Regione, porterà investimenti per 45 milioni di euro nei prossimi anni. Sottolineo con soddisfazione che la Provincia di Arezzo è al terzo posto, dopo Firenze e Pisa, per entità di finanziamenti ricevuti", ha concluso Cutini. Ad aprire il dibattito sul punto è stato il consigliere di Forza Italia Claudio Marcelli: "ho la sensazione che molti di questi interventi fossero alla base delle gare per l’assegnazione del servizio idrico – ha detto Marcelli. Bene ha fatto la Regione a porre in essere strumenti per elaborare questo piano ed a stanziare risorse, ma credo che gli AATO debbano verificare che non ci siano riflessi in termini di aumento di tariffa da parte dei soggetti gestori". Critico il giudizio del consigliere di Rifondazione Comunista Mirco Meozzi, per il quale l’accordo dimostra che la scelta di privatizzare la gestione delle acque sia stata negativa. "Non si tratta di entrare nel merito dell’accordo perché gli interventi individuati devono essere fatti, così come è apprezzabile che la Provincia non metta risorse proprie. Ritengo però l’accordo strumentale all’assegnazione di risorse ai soggetti gestori, in particolare a Nuove Acque, e che rende possibile un aumento delle tariffe per realizzare questi interventi; credo infine che la Provincia, assumendo un ruolo di osservatore locale con un proprio collegio di vigilanza su questi interventi finisca per screditare il ruolo degli AATO", ha affermato Meozzi preannunciando anche la presentazione di un ordine del giorno da accompagnare alla votazione sull’accordo. Il consigliere del Partito Democratico Gilberto Dindalini ha replicato a Meozzi dicendo che "ha messo insieme cose che insieme non stanno. Lo strumento che il consiglio provinciale è chiamato ad approvare – ha proseguito Dindalini – cerca di dare un ulteriore contributo alla tutela del territorio e della qualità delle acque rispetto a quelli già previsti e che stanno andando avanti, come dimostra il fatto che l’incremento della depurazione nel nostro territorio negli ultimi dieci anni va dal 30 al 50%". Il capogruppo del Partito Socialista Antonio Perferi ha definito la questione "complessa, ma con un dato di fatto. Il dato fondamentale è che le opere previste non sono finanziate con le tariffe; l’intervento della Regione è finalizzato al piano di tutela delle acque con attenzione anche alle micro situazioni ed il nostro impegno è quello di garantire che le risorse siano sufficienti ad attuarlo. Stiamo attenti a non correre il rischio di tagliare il ramo sul quale siamo seduti", ha concluso Perferi. Anche il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli si è rivolto al consigliere Meozzi: "mi è sorto il dubbio che tutto il suo ragionamento fosse condizionato da una pregiudiziale nei confronti di Nuove Acque che, invece, con questo accordo non c’entra niente. Siamo di fronte a interventi di realizzazione di depuratori e di salvaguardia della qualità delle acque in tutta la Toscana e ritengo che dovrebbe essere un giorno di festa quello in cui la Regione mette a disposizione risorse per questi obiettivi. Francamente, quindi, non capisco a cosa ci si oppone e mi auguro che il dibattito porti a posizioni diverse". Il consigliere Meozzi ha poi dato lettura dell’ordine del giorno che aveva preannunciato che, in assenza dell’accordo tra i capigruppo, sarà discusso al prossimo consiglio provinciale. In sede di dichiarazione di voto il capogruppo di Rifondazione Comunista Giorgio Malentacchi ha detto che la questione della salute dei cittadini è un fatto assolutamente prioritario per il suo partito. "Abbiamo però assistito anche in questo dibattito all’apologia degli interventi del privato nella gestione del bene comune su settori così importanti come quello del ciclo delle acque, e questo assolutamente non ci convince. Ci riserviamo un’ulteriore discussione sul merito quando affronteremo l’ordine del giorno nel prossimo consiglio e nel frattempo esprimiamo un voto di astensione", ha concluso Malentacchi. In sede di votazione l’accordo è stato approvato con i 14 voti favorevoli dei consiglieri di Pd e Ps, l’astensione dei 3 rappresentanti di Rc e il voto contrario degli 8 consiglieri dei gruppi di centro destra.