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Arezzo al convegno nazionale sulle politiche sociali

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Sarà presente sia con il Comitato di Solidarietà che con l’assessorato alle politiche sociali. Il tema del convegno che si aprirà domani per concludersi sabato è “La qualità del welfare. Buone pratiche e innovazioni”. Verranno illustrati progetti ed esperienze significative che si stanno realizzando nei servizi sociali italiani e saranno discusse le possibilità di generalizzare le pratiche migliori perché diventino patrimonio condiviso a livello nazionale.
“L’assessorato alle politiche sociali – ricorda la titolare della delega, Francesca Tavanti – parteciperà al convegno presentando il servizio innovativo di Sportello Unico per i servizi socio-sanitari ed educativi del Comune di Arezzo. Non solo il progetto ma anche i risultati, fortemente positivi, del suo primo anno di attività. Il servizio, promosso dai comuni della zona socio-sanitaria aretina, Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino e Subbiano, ha dato risposta dal dicembre 2007 a più di 10.000 cittadini che hanno richiesto sia informazioni sia servizi del Comune negli ambiti sociale ed educativo”.
Una seconda testimonianza sarà portata da Lucia De Robertis nella sua veste di Presidente del Comitato di Solidarietà. Presenterà il progetto “Comunità Solidale”.
“In un contesto di azioni volte ad arrestare processi di impoverimento – dichiara Lucia De Robertis – un ruolo importante può essere svolto da iniziative locali destinate a facilitare l’accesso al credito. Da qui la scelta del Comitato di Solidarietà Arezzo di promuovere il progetto ‘Comunità Solidale’ per l’effettuazione di prestiti a soggetti chiamati ad affrontare situazioni specifiche di disagio socio-economico. Il progetto prevede la costituzione di un fondo di aiuto sociale a carattere rotativo, con capitale misto pubblico/privato, finalizzato a garantire un’assistenza economica a singole persone o nuclei familiari non in grado di ottenere prestiti dal tradizionale circuito bancario in quanto impossibilitati a fornire garanzie patrimoniali o reddituali. Nei due anni di vita del progetto, 18 sono stati i prestiti erogati con somme variabili tra gli 800 e i 4000 euro, per un totale di 35.775 euro.”.