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“BIBLIOVAGANDO”: questa sera il patrimonio custodito a Camaldoli

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“BIBLIOVAGANDO”: questa sera il patrimonio custodito a Camaldoli

AREZZO – Le biblioteche del territorio aretino custodiscono un ricco patrimonio di manoscritti e antichi libri a stampa, volumi di notevole pregio e di rilevanza storica, che per ragioni di conservazione, di sicurezza o per altri motivi non possono però essere disponibili a un grande numero di lettori.
Una nuova rubrica televisiva conduce ora alla scoperta di queste raccolte librarie antiche delle biblioteche di conservazione, rendendole così “accessibili” al pubblico. “Bibliovagando”, questo il titolo del programma, sarà trasmesso dall’emittente Teletruria, che ha deciso di realizzare un progetto del centro di Studi sui Beni librari e archivistici (Cislab) della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, sviluppato da un’idea di Caterina Tristano e Simone Allegria, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteca Città di Arezzo e Alex Revelli Sorini.
Dopo le prime due puntate, sulle raccolte della Biblioteca cittadina e dell’Accademia Petrarca, domenica 3 febbraio la rubrica sarà dedicata a Camaldoli, dove sono conservati codici e libri a stampa che vanno dal XII al XVII secolo, tra i quali si distingue il salterio di San Romualdo, codice-reliquia del Santo fondatore dell’Ordine camaldolese, libro databile all’IX secolo. Susanna Cutini intervisterà don Ugo Fossa, responsabile della Biblioteca di Camaldoli, la dottoressa Lucia Merolla, dell’Istituito centrale per il Catalogo unico del ministero per i Beni culturali, e la professoressa Caterina Tristano, docente di Paleografia latina alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo. La rubrica, all’interno del programma “Weekend”, sarà trasmessa domenica alle ore 11,30 e alle 19,15.
La rubrica sarà quindicinale e fino ad aprile metterà in mostra alcuni esempi più rappresentativi del patrimonio librario conservato nel territorio aretino, ad esempio nella Biblioteca Rilliana di Poppi, in quella del Comune di Castiglion Fiorentino e in quella del Comune e dell’Accademia etrusca di Cortona.