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Bilancio di dieci anni di viticoltura aretina

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Bilancio di dieci anni di viticoltura aretina

Una riflessione sugli ultimi dieci anni della viticoltura aretina e sul progetto di zonazione. E’ questo il tema del convegno in programma nella Sala dei Grandi del palazzo della Provincia giovedì 20 novembre, con inizio alle ore 9. L’iniziativa è dell’Assessorato Agricoltura della Provincia di Arezzo in collaborazione con la Regione Toscana, l’Arsia, la Camera di Commercio di Arezzo, l’Università degli Studi di Milano, la Strada del Vino Terre di Arezzo e l’Unità di ricerca per la viticoltura del CRA di Arezzo. Il convegno, come detto, illustrerà, nel periodo considerato, lo sviluppo della viticoltura nel nostro territorio in parallelo con lo svolgimento del progetto di zonazione. "La zonazione – afferma l’Assessore Roberto Vasai – è una iniziativa che la Provincia ha abbracciato con impegno e convinzione. Il lavoro ha premiato con una produzione che si differenzia territorialmente rendendo onore alle differenze. La viticoltura aretina è uscita dallo storico isolamento che la vedeva relegata al ruolo di ‘Cenerentola’ della viticoltura toscana, o comunque subordinata ad un ruolo di comprimaria di altre e più rinomate aree produttive regionali, ed ha assunto un ruolo di protagonista indiscutibile nello scenario regionale e non solo", conclude l’Assessore Vasai. L’evento, dopo un saluto delle autorità e gli interventi di numerosi relatori, si chiuderà con una degustazione di vini rappresentativi delle unità territoriali dal progetto zonazione e di vinsanti delle aziende che hanno preso parte al relativo progetto di valorizzazione. All’iniziativa interverranno, oltre all’Assessore Vasai, Paolo Storchi, direttore dell’Unità di ricerca per la viticoltura del CRA di Arezzo, Federico Staderini, enologo, Attilio Scienza dell’Università degli studi di Milano, Alessandra Ferrati della Strada del Vino Terre di Arezzo e Maddalena Guidi della Regione Toscana. Il convegno sarà moderato e concluso dall’Amministratore dell’Arsia Maria Grazia Mammuccini.