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Buitoni: Mattesini chiede un tavolo al Ministero del Lavoro

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Buitoni: Mattesini chiede un tavolo al Ministero del Lavoro

AREZZO – Interpellanza urgente di Donella Mattesini, insieme al collega umbro Verini, sul futuro della Buitoni di Sansepolcro. “Ai Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro – ricorda la deputata – abbiamo chiesto informazioni sulla cessione della storica azienda tiberina da parte della Nestlè. Ma sollecitiamo, soprattutto, l’attivazione urgente di un tavolo presso il Ministero del Lavoro per affrontare il problema occupazionale ed è necessario sapere quali strategie il Governo intenda adottare per la difesa del settore agro-alimentare del nostro paese alla luce della crisi dei mercati internazionali e le pratiche commerciali messe in atto da paesi ed aziende direttamente competitrici del sistema italiano”.
Nell’interpellanza, Donella Mattesini ricorda che la Buitoni di Sansepolcro ha una capacità produttiva di 90 mila tonnellate l’anno ma oggi ne vengono utilizzate solo la metà, circa 55 mila ed occupa 470 lavoratori, con età media di 35 anni, coinvolgendo, con l’indotto, un numero complessivo di circa 800 addetti, che provengono dalla regione Toscana e dalla limitrofa regione Umbria.
La Nestlè tramite l’advisor Mediobanca ha selezionato le manifestazioni di interesse per rilevare l’azienda. “Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le notizie, spesso infondate, e nessuna chiara rassicurazione sul futuro dell’azienda è stata comunicata ai lavoratori – ricorda Donella Mattesini. Da parte loro, le Regioni Toscana e Umbria, d’intesa con le amministrazioni comunali, hanno manifestato concreta disponibilità a lavorare per uno sbocco positivo della vertenza ed hanno ribadito che le proposte di acquisto devono essere valutate non solo per il valore finanziario, ma anche per la prospettiva industriale, occupazionale e delle relative implicazioni sociali”.
Importanti interessamenti sono venuti anche dal Consiglio provinciale di Arezzo che ha recentemente approvato all’unanimità un documento e dalle diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e Città di Castello, che hanno manifestato preoccupazione per il futuro dei lavoratori dell’azienda. “A questi impegni di livello locale e regionale – conclude Donella Mattesini – si deve adesso aggiungere quello del Governo per poter giungere ad una soluzione che garantisca continuità produttiva e stabilità occupazionale”.