Home Attualità Economia Cgil: ‘ Diritti in piazza’ il 27 settembre

Cgil: ‘ Diritti in piazza’ il 27 settembre

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«Una nuova politica economica, sociale e fiscale. Questo ha chiesto la Cgil al Governo e su questi temi invita i lavoratori ed i pensionati a partecipare alla giornata di mobilitazione di sabato prossimo, 27 settembre. Un appuntamento che il sindacato sta preparando in questi giorni con una serie di assemblee, sia a livello aziendale che territoriale. In Valtiberina si è svolta venerdì scorso e ad Arezzo ieri. I prossimi appuntamenti saranno oggi in Valdarno, alle 14.30 presso il centro polivalente Bartolea a Montevarchi, domani alle 14.30 in Casentino presso la Comunità Montana di Poppi ed infine il 25 settembre in Valdichiana, ancora alle 14.30 presso la sala civica di Camucia.
“E’ un’iniziativa della Cgil, quella del 27 settembre – sottolinea il Segretario della Camera del lavoro, Giorgio Cartocci – che esprime gli stessi contenuti che Cgil, Cisl e Uil misero unitariamente a punto lo scorso anno. Riteniamo che, non molti mesi dopo, siano rimaste invariate le condizioni che avevo indotto il sindacato confederale a ragionare unitariamente. Anzi, la condizione generale del paese e quella specifica dei lavoratori e dei pensionati sono, se possibile, peggiorate”.
La Cgil sottolinea che l’intero paese, ed Arezzo non fa certo eccezione, registra gravi crisi aziendali e di interi settori produttivi, l’occupazione e il lavoro, le sue condizioni, la sua qualità, la sua sicurezza in una fase di persistente crisi.
Di fronte a questa situazione, il governo non è stato in grado di compiere scelte adeguate assumendo, anzi, “politiche che inaspriscono le condizioni occupazionali e vanno nella direzione di un indebolimento delle condizioni di lavoro e di una ulteriore erosione del potere di acquisto di lavoratori e pensionati”.
La Cgil evidenzia i riflessi maggiormente negative delle scelte del Governo Berlusconi: riduzione del potere d’acquisto di salari e pensioni, peggioramento delle condizioni di lavoro, aumento della disoccupazione, il taglio di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica, tentativo di svuotamento della contrattazione collettiva e nazionale, pesanti tagli alla sanità ed al welfare, penalizzazione dei lavoratori del pubblico impiego.
Cartocci ricorda infine un tema centrale per il sindacato, anche alla luce della vicenda Alitalia: “penso alla trattativa con Confindustria sulla riforma del modello contrattuale. La Cgil lavora perché si giunga ad un’intesa unitaria per un nuovo modello contrattuale, sulla base dei contenuti indicati nella piattaforma sindacale presentata a Confindustria (compresi i temi della democrazia e della rappresentanza), e chiedendo al governo un intervento fiscale a sostegno dei lavoratori dipendenti”. »