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Chiesa anglicana: ”Sì alle donne vescovo”

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LONDRA – Le donne vescovo potrebbero diventare presto una realtà nella Chiesa anglicana dopo il voto positivo espresso dal Sinodo generale. Un voto considerato "storico" poiché ha mostrato un "margine sostanziale" di sostegno alla futura consacrazione delle donne vescovo, secondo i primi commenti.
I componenti del Sinodo generale della chiesa anglicana riuniti a York, nel nord della Gran Bretagna, hanno votato anche a favore di un "codice di condotta" che prevede un vescovo uomo per religiosi e fedeli tradizionalisti che obiettassero sul vescovo donna. Circa 1.300 religiosi avevano infatti minacciato uno scisma e l'abbandono della chiesa se non fossero state introdotte misure di salvaguardia a tutela dei più tradizionalisti. La votazione è arrivata a oltre 15 anni di distanza dall'apertura alle donne pastore in Inghilterra e Galles.
Da parte sua, il Vaticano ha criticato con una nota ufficiale il voto. Per il Pontificio consiglio dell'unità dei cristiani, la decisione rappresenta ''uno strappo alla tradizione apostolica mantenuta da tutte le Chiese del primo millennio; ed è perciò un ulteriore ostacolo per la riconciliazione tra la Chiesa cattolica e la Chiesa d'Inghilterra''. ''Abbiamo appreso con rincrescimento la notizia'' della ''legislazione che conduce all'ordinazione delle donne all'episcopato'' si legge nella nota diffusa dal Vaticano.
''La posizione cattolica in merito – afferma il Pontifici consiglio per l'unità dei cristiani – è espressa chiaramente da Papa Paolo VI e da Papa Giovanni Paolo II. Una tale decisione significa uno strappo alla tradizione apostolica mantenuta da tutte le chiese del primo millennio: è perciò un ulteriore ostacolo per la riconciliazione tra la Chiesa cattolica e la Chiesa d'Inghilterra''. Per il futuro, prosegue il testo, ''questa decisione avrà delle conseguenze per il dialogo, che finora aveva buoni frutti''. Infine, la nota comunica che il cardinale Walter Kasper, responsabile del Pontificio consiglio, è stato invitato alla prossima Conferenza di Lambeth a fine luglio nella quale si riunirà tutta la comunione anglicana.
La crisi nel dialogo ecumenico e nei rapporti fra Roma e Canterbury è in atto da decenni ma, in questo periodo, diversi rappresentanti della Chiesa anglicana hanno alla fine scelto di entrare nella Chiesa cattolica. Ora però la cosa assume connotati diversi vista la spaccatura che si sta delineando nello stesso episcopato anglicano (dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, dall'America all'Oceania) su questioni etiche e teologiche.

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