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Cina, altri 10mila bimbi intossicati dal latte killer

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Cina, altri 10mila bimbi intossicati dal latte killer

ROMA – Altri 10mila bimbi cinesi intossicati dal latte killer alla melamina, che continua a causare insufficienza e altri disturbi renali. La notizia arriva dalle province cinesi, mentre sembra ormai certo che il problema si sia allargato al Giappone, dove è stata trovata la presenza della sostanza tossica in alcuni prodotti della nipponica Marudai Food, ritirati dal commercio.

Il bilancio dei piccoli malati, dunque, continua ad aumentare, ma in questi giorni la notizia del lancio della terza missione spaziale cinese ha distolto l'attenzione della Cina dallo scandalo. Sono 12.892 i bambini ricoverati in ospedale, 104 in serie condizioni, e quasi 40 mila sono rimasti intossicati, ma non hanno bisogno di ulteriori cure. Quattro, finora, i morti. Alle cifre diffuse dal ministero della Salute si aggiungono i dati arrivati dalle Province, che parlano appunto di altri 10 mila casi.

Intanto, grande soddisfazione per le misure adottate dalla Commissione europea è stata espressa dal sottosegretario del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Francesca Martini, che ribadisce "'tolleranza zero" sui prodotti in arrivo dalla Cina.

''Considero fondamentale – prosegue – il divieto di importazione di tutti i prodotti per la prima infanzia che contengono latte. Per quanto riguarda le proposte di 'controllo di identità' del prodotto dichiarato in documentazione, e di successive analisi di laboratorio per tutti i prodotti a contenuto di latte in quantità superiore al 15%, le ritengo perfettamente in linea con le decisioni assunte durante il vertice da me convocato presso il ministero nei giorni scorsi. Sottolineo, pertanto, che con le misure adottate dalla Commissione si completa la 'cintura di sicurezza' rispetto al divieto già vigente di importazione del latte per una percentuale superiore al 50%. Per quanto attiene alle analisi di laboratorio – aggiunge il sottosegretario – assicuro che impegneremo prioritariamente i nostri laboratori sui prodotti già presenti a vario titolo sul mercato italiano in piena collaborazione con le Regioni e attraverso il proseguo delle azioni di verifica e sequestro dei Nas".

"Sui prodotti in fase di importazione – precisa il sottosegretario – ribadisco il loro blocco presso le dogane fino all'accertamento dei risultati delle analisi. Saluto altresì con grande soddisfazione il fatto che la Commissione europea proponga la ratifica della linea di rigore assunta dall'Italia in materia di tutti i prodotti alimentari con componenti o tracce di latte provenienti dalla Cina".

Articlolo scritto da: Adnkronos