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Cittadini stranieri: 11% della popolazione e quasi 2600 imprese

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Cittadini stranieri: 11% della popolazione e quasi 2600 imprese

“La presenza di cittadini stranieri nella nostra provincia rappresenta una soluzione per migliaia di aziende e famiglie che non trovano facilmente – o non trovano affatto – personale in alcuni settori produttivi”, ricorda Aurel Rrapaj, referente del progetto CNA WORLD che si propone di favorire, sostenere e rafforzare la creazione di uffici territoriali specializzati in servizi ai cittadini stranieri.
Dalle ultime rilevazioni risulta, sotto il profilo quantitativo, che la maggior concentrazione di cittadini stranieri si registra, dopo Firenze, a Prato ed Arezzo: nel nostro territorio sono l’11% pari a 29.301 presenze; ed è in Casentino la più alta percentuale di stranieri rispetto alla popolazione residente: l’11,3% pari a 4.179 cittadini.
“Sotto il profilo economico ed imprenditoriale – sottolinea Aurel Rrapaj – gli immigrati in misura crescente avviano un’attività, specialmente dopo aver superato la difficile fase del primo inserimento. Al 1° gennaio 2008 risultavano iscritte alla Camera di Commercio di Arezzo 2.592 imprese con almeno una persona straniera titolare, amministratore o socio d’impresa. Le nazionalità più rappresentate in termini assoluti tra i titolari d’impresa in provincia di Arezzo sono la romena (33,1%), l’albanese (17,8%) e la marocchina (9,4%). Spicca anche il dato relativo ai pakistani, cinesi e bengalesi che incidono considerevolmente sul totale dei cittadini stranieri imprenditori, tra il 4,7 e il 4,1% del totale”.
Secondo i dati Istat 2005, per interventi diretti rivolti specificamente agli immigrati sono stati spesi dai Comuni 136,7 milioni di euro, il 2,4% della loro spesa sociale. Somme che sono abbondantemente coperte dalle entrate garantite dagli immigrati. Una stima ha evidenziato infatti che il gettito fiscale assicurato dagli immigrati nel 2007 è stato di 3 miliardi e 749 milioni di euro.
In merito ai servizi erogati, CNA World registra con soddisfazione l’accoglimento di un buon numero di domande di assunzione ex decreto flussi 2007, nonostante le difficoltà legate a problemi tecnici del sistema informatico.
“La nostra attività – sottolinea Aurel Rrapaj – ha riguardato anche l’organizzazione, in collaborazione con lo Sportello Unico e la Provincia di Arezzo, di un tirocinio formativo per cinque dipendenti di un’azienda orafa russa partner commerciale di un’azienda orafa aretina. Svolgiamo inoltre un servizio di accompagnamento e analisi di mercato per quanti intendono avviare un’impresa in proprio e offriamo consulenza per ottenere il riconoscimento in Italia dei titoli di studio conseguiti all’estero, spesso indispensabili per l’avvio di determinate attività imprenditoriali”.
“Il nodo centrale – interviene Barbara Bennati, responsabile CNA World – resta la mancata percezione dell’immigrazione come fenomeno strutturale, destinato a incidere sempre più in profondità sulla società. È infatti la logica dei numeri a esigere un cambiamento di mentalità e soprattutto l’adozione di procedure semplificate e di politiche di maggiore collaborazione tra i Comuni, gli uffici territoriali del Governo – Sportello Unico per l’Immigrazione, ed il sistema CNA. I protocolli d’intesa sottoscritti con il Ministero dell’Interno per la gestione del Decreto Flussi, seppur con dei correttivi, sono un esempio da recepire con forme di partenariato a livello territoriale”.
E CNA World segnala con soddisfazione la proficua collaborazione avviata con gli enti territoriali: presso l’URP di Montevarchi un consulente di CNA World due volte a settimana risponde ai quesiti degli immigrati che intendono avviare un’impresa; lo stesso servizio su appuntamento viene svolto presso il Centro per l’integrazione di Arezzo, di Castiglion Fiorentino e di Camucia.