Home Cultura e Eventi Cultura Conferenza di Claudio Santori sulla vita musicale

Conferenza di Claudio Santori sulla vita musicale

0
Conferenza di Claudio Santori sulla vita musicale

AREZZO – E’ dedicata alla vita musicale negli anni Settanta ed Ottanta la conferenza in programma martedì 11 marzo per il ciclo sulla storia di Arezzo, promosso dalla Società storica aretina e dal Comune. Ad introdurre l’argomento sarà Claudio Santori, alle ore 17,30, nell'auditorium comunale “Aldo Ducci” di via Cesalpino.
Gli anni Settanta vedono la chiusura di due benemerite istituzioni aretine: la Scuola di musica del Praticino e l’Accademia provinciale dei Nomadi, che vengono inglobate nella nuova scuola consortile. Gli anni Ottanta sono cruciali per l’ attività musicale aretina: l’Associazione degli Amici della Musica giunge all’apice della sua attività ed inizia il declino; si costituisce la Fondazione “Guido d’ Arezzo”; nasce il Liceo Musicale per iniziativa del Comune, del Provveditorato agli Studi e del Liceo Classico “F. Petrarca”.
Claudio Santori è dirigente scolastico del Liceo scientifico “F. Redi” e personalità assai nota ed apprezzata. Laureato in Lettere classiche all’Università di Firenze, con una tesi sulla polifonia rinascimentale, è critico musicale, studioso ed insegnante di musica. Nel 1984 è stato fra i promotori del Liceo Musicale, del quale è stato coordinatore fino 1991. Ha all’attivo diverse pubblicazioni sulla storia della musica; è autore di composizioni, per vari organici, eseguite pubblicamente, e di adattamenti teatrali. E’ presidente della Brigata aretina degli amici dei monumenti, componente dei consigli direttivi dell’Accademia Petrarca e della Società storica aretina, della quale è socio fondatore. Svolge attività di divulgazione culturale e musicale.
Le conferenze sulla storia di Arezzo proseguiranno il 18 marzo con Nino Materazzi, che farà un bilancio dell’Amministrazione Ducci, al governo della città per oltre venti anni. Coordinati da Luca Berti e Franco Cristelli, gli incontri della Società storica aretina sono aperti alla cittadinanza e si concludono con un dibattito nel quale tutti possono intervenire.