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Confronto Palin-Biden, i due vice corteggiano il ceto medio

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Confronto Palin-Biden, i due vice corteggiano il ceto medio

ST.LOUIS – Joe Biden e Sarah Palin (nella foto) sono saliti sul palco di St. Louis con il medesimo obiettivo: convincere il ceto medio che il proprio ticket sarà in grado di comprendere i loro problemi e aiutarli a superare il momento di crisi economica che sta attraversando il Paese. La governatrice dell'Alaska si è rivolta continuamente "alle famiglie medie americane, come la mia", ricordando che il luogo migliore per conoscere gli umori e le preoccupazioni del Paese sono le partite di calcio del sabato mattina.

"E' arrivato il momento che l'americano qualunque, il Joe Six-Pack, sia finalmente rappresentato alla vicepresidenza", ha detto la Palin evocando la figura del lavoratore americano, del Joe qualunque, che si compra il pacco da sei lattine di birra finito il turno e rivendicando con orgoglio il suo essere "una outsider di Washington", una qualunque "hockey mom".

Per i milioni di americani che ieri hanno seguito il faccia a faccia in attesa di "nuovo materiale per le parodie di Saturday Night Show" della governatrice dell'Alaska, il dibattito è stata una delusione. Palin "è uscita viva" dal match, e in questo senso ha stupito un po' tutti, anche se la sua performance non è riuscita ad essere veramente convincente: "alle domande ha risposto con degli argomenti dolorosamente ovvi che dimostrano un'infarinatura generica sulle questioni", scrive oggi il 'Politico'. Lo stesso sito di informazione politica sottolinea però che la Palin si è affermata per la padronanza con cui ha saputo dominare la scena.

Stando a un sondaggio realizzato dalla Cbs con un gruppo di ascolto di 473 elettori indipendenti, il match è stato vinto da Biden . Il 46 per cento degli spettatori ritiene che il democratico sia stato più convincente. Ma per il 33 per cento il match è finito alla pari. Il vice di Obama è riuscito a spendere la carta dell'esperienza, ma senza convincere del tutto. Solo il 18 per cento degli ascoltatori ha detto che, dopo aver visto il duello, ora è più propenso a votare democratico. Il 10 per cento ora propende per i repubblicani, mentre la stragrande maggioranza, il 71 per cento, rimane indeciso.

La Palin ha giocato la carta del Maverick, dell'indipendente ribelle. "Fortunatamente, McCain ha sempre rappresentato le riforme, ed i suoi colleghi del Senato – ha detto rivolgendosi al senatore democratico del Delaware – non hanno mai voluto ascoltarlo ed accogliere le riforme necessarie". Da parte sua, Biden ha avuto buon gioco a ricordare i passi falsi compiuti da McCain nei giorni immediatamente successivi ai drammatici crack finanziari a Wall Street: "due lunedì fa, McCain ha sostenuto che i fondamenti dell'economia erano solidi – ha detto – questo non fa di lui una persona cattiva, solo non in contatto con i reali problemi del Paese".

Il dibattito, l'unico tra i due candidati "veep", ha spaziato su tutti gli argomenti centrali della campagna elettorale: la politica estera, la guerra in Iraq, la politica energetica ed anche le questioni che gli americani chiamano "sociali" come il matrimonio gay. Biden ha cercato di impedire a Sarah di presentare il ticket repubblicano come il nuovo rispetto agli errori e i fallimenti dell'amministrazione Bush.

E sull'Iraq, la Palin ha evitato di ripetere, come aveva fatto in una delle interviste finite sotto accusa, che gli americani hanno già vinto, parlando invece di una progressione positiva. "Il vostro piano è di alzare bandiera bianca in Iraq, quando ci avviciniamo sempre di più alla vittoria e sarebbe un errore ridicolo lasciare ora" ha detto la governatrice. "La differenza fondamentale tra noi è che noi metteremo fine a questa guerra, mentre McCain non vede la fine in vista" ha replicato il senatore.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign