Home Politica Consiglio Comunale del 31 gennaio

Consiglio Comunale del 31 gennaio

0
Consiglio Comunale del 31 gennaio

AREZZO – Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha illustrato un atto di indirizzo con il quale procedere per la sospensione dei piani urbanistici, e conseguentemente del rilascio dei connessi permessi di costruire, relativi alle pratiche coinvolte nella vicenda “Variantopoli” prima delle decisioni della magistratura. Una sospensione che “opera ex lege. Quindi tale provvedimento amministrativo ha contenuto meramente dichiarativo”. Tale decisione ribadisce “come l’azione del Comune, costituitosi peraltro parte civile, sia sempre improntata al rigoroso rispetto della legge e dei principi costituzionali di imparzialità e legalità della pubblica amministrazione”.
I permessi di costruire non potranno essere rilasciati anche nel caso che la domanda sia stata presentata prima dell’inizio della sospensione dei piani urbanistici. Nel caso di permesso rilasciato e successivamente scaduto, lo stesso non potrà essere rinnovato. Nel caso di permesso rilasciato prima della sospensione, esso decade a meno che i lavori non siano già iniziati e vengano completati entro tre anni dal loro inizio.
Il consigliere comunale Luca Stella (An) ha annunciato la sua non partecipazione la voto perché l’atto di indirizzo, in questo momento, con le cronache locali dense di vari interventi dell’avvocato Taormina su pratiche coinvolte, gli appare un segnale di debolezza dell’amministrazione.
Guglielmo Borri (Udc) ha ricordato come si siano succedute in tempi ravvicinati tre versioni diverse per il testo dell’atto. “Mancano i presupposti per garantire a tutti i consiglieri un adeguato approfondimento del tema. Un atto di indirizzo, tra l’altro tardivo, di carattere pleonastico visto che si richiamano gli uffici al rispetto della legge. Una precisazione superflua che mi porta a chiedere il ritiro di questo atto, inutile sotto i profili giuridico e politico. Se non avverrà, non parteciperò al voto”. Analoga posizione, in ambito di dichiarazioni di voto, ha espresso il consigliere Francesco Francini a nome del gruppo Udc. Francini ha lamentato anche “il clima di sospetto che la maggioranza ha instaurato da tempo su temi come questo all’ordine del giorno, clima che condizione anche la discussione attuale perché figlio di una cultura che divide tra buoni e cattivi la politica”.
Stefano Gasperini (Pd) ha ritenuto corretto il comportamento del Sindaco visto che anche gli uffici avevano richiesto un pronunciamento del Consiglio Comunale sull’argomento. “Il deliberato dell’atto è equilibrato, si rimette a un parere legale, e consente di pronunciarci in termini di solidarietà proprio a beneficio degli uffici stessi, del Sindaco e dell’intera amministrazione”.
Marco Manneschi (Città Aperta) ha messo in risalto come la gestione urbanistica si sia contrassegnata per mancanza di linearità e alterazione delle regole fondamentali a causa di un sistema di “corsie preferenziali che favorivano pratiche rispetto ad altre”. Con la lettera che Taormina ha spedito ai membri della Cat, “viene sviluppata una iniziativa specifica che è di garbata minaccia. Così invece diamo conforto ai nostri uffici che hanno seguito una certa condotta e che ci hanno chiesto di pronunciare un’opinione sul loro comportamento. Esprimiamo in questo modo una valutazione non di natura tecnica ma politica e respingiamo così ogni insinuazione”.
Marco Bianchi (Rc/Se) ha ribadito che il ripristino delle regole “è un dovere amministrativo e una linea di condotta di questa amministrazione. Occorre sempre rimarcare la battaglia del rispetto delle regole e questo atto di indirizzo va nella giusta direzione”.
Raffaelle Giorgetti (Fi) ha sostenuto che per la diffida inoltrata, “Taormina si assumerà le sue responsabilità ma non mi sento certo minacciato da essa. E ancora di più: se gli uffici e l’amministrazione si sono attenuti alla legge nulla hanno da temere evidentemente e insistere su questo aspetto è inutile”.
Baldi (Fi) si è detto convinto, annunciando il non voto del suo gruppo, che la maggioranza attuale trova slancio da contingenze mediatiche piuttosto che da programmazione amministrativa.
Per Marco Paolucci (Rc/Se), quando un’amministrazione come quella del centrodestra “che ci ha preceduto naufraga su determinati aspetti e passa dalle aule consiliari alle aule giudiziarie, il clima di sospetto, per rispondere al collega Francini, forse ha qualche ragione di instaurarsi”.

L’atto di indirizzo è stato approvato con i 22 voti favorevoli della maggioranza, i consiglieri di minoranza non hanno partecipato al voto.